Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

466 -BEATRICE CÙNCI De:, 0- che vi. Pensate . andare al - corteo?. È un' .ora che aspettiamo... venitevene • via come vi, trovate. ..• • Beatrice andò; .nè Virginia le potè rispOndere mia parola, tra per la pressa degli. .sbirri che le • ne tolse il campo, tra .per la passione 'che le stringeva la gola: l' accompagnò piangendo fino alla porta, e. quivi, dopo averla. abbracciata e baciata, l? abbanr donò. Beatrice volse il capo ,sul limitare, e vide ellle la pietosa .fosse corsa ad inginocchiarsi davanti alla immagine .della Madonna,..appendendo sotto di quella la icrocellina 'di diamanti, che fu della , Virgioia Cènci. -sua madre. Il presidente Luciani, con. ambe le braccia fino al gomito stese sopra. la tavola in attitudine • del .cane.. mastino, quando si. posa, in questa maniera discorreva agli onorandi 'colleghi,: — Pare impossibile! • S' io non l' avessi .fatta ricercare sottilmente, si può dire .sotto i miei occhi, .a.Vvegnachè honestatis causa io tenessi la faccia volta alla parete non mi potrei persuadere che la non fosse ciurmata. •— Però, - notava gravemente Valentino Turchi con •ostentata umiltà, che lasciava trapelare la sua prosunzione come da imposta mal chiusa sbuca fuori. di scando il raggio del sole, però mi permetto avvertire,- che non. fu fatta tosare...•• . Il .Luciani volgendo exabrupto la testa, qual mastino punto. dal tafano, all auditore Valentino Turchi, con-voce acerba gli rispose: Io non la, feci radere perchè Del Rio, Bodin°, e' gli altri più schiariti scrittori di materia infernale non indicano la parte pilosa, come quella sopra la quale il demonio eserciti per ordi- nario l sua potenza. • • — Per • ordinario; e sta bene, soggiunse il Turchi, arduo .ai. ch'egli a lasciare la presa; ma avendo meco considerato. più volte; da una parte come Dio • la gran forza di Sansone nei capelli di lui collocasse, e dall' altra •come al diavolo piaccia . sempre imi, tare , e Volgere a male quello che il Signore 'opera a fine di bene; così dirimpetto all'autorità, fraltronde negativa unicamente, degli scrittori allegati io ho ritenuto sempre, che i .capelli potessero bene e meglio, essere scelti dal demonio come sede. delle sue perfidissime incantagioni: per ultimo utile per inutile non vitiatur; ed in faccenda sitrattamente grave il. tuziorismo, voi siete per insegnarmi, non è mai troppo. — Il vostro dubbio, riprese il Luciani piegando vinto, la testa, e con tal suono, che mal celava lo interno dispetto, non è per certo privo di fondamento; e... •, Ma qui il notar° Ribaldella , il quale era come un' eco . del- 1' anima del suo patrono Luciani, sovvenendo prontissimo a lui

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