Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXIII. — I Gummi 461 ciano in nomino Patris, iilu, té Spiritus Sancii, e finiscono col per omnia saecula saeculorum, amen; col quale si faceva intimazione e precetto allo Spirito delle tenebre di sfrattare immediatamente, lasciandolo libero sgombro e vacuo,, dal corpo di Beatrice Cènci; e compito eh' ci l' ebbe, così prese a favellare: — Lodato sia Dio; adesso mi sento soddisfatto, e potrei dire quasimente sicuro, conciossiachè o il diavolo ci fosse, o non ci fosse: se ci era, in virtù dell'esorcismo a quest' ora se ne torna più che di passo in cammino per lo inferno; o non ci era, e ormai di entrarci non avrà più balìa. E richiamate le donne, senza pure volgere uno sguardo alla derelitta, usciva con esso loro di prigione alternando insieme pii e dotti ragionamenti intorno alla potenza, del demonio, a cui, secondo il suo avviso, la misericordia di Dio ne aveva lasciata troppa; - che, se avesse avuto 1, onore di consigliare il Padre Eterno lo avrebbe persuaso a impiccarlo addirittura ai corni della luna, e lasciarvelo, penzoloni perchè servisse di esempio ai malfattori avvenire, così in cielo come.in terra: poi, dato a ciascheduna di loro , uno scudo, le supplicava A pregare per lui San Gaetano padre della divina provvidenza, ed impetrargli la grazia di riuscire a bene nello importante negozio che aveva per le mani, a sbigottimento degli empii, e alla maggiore esaltazione di santa madre ehiesa cattolica. Le pinzoehere corrisposero al desiderio incamminandosi difilato alla chiesa 'del Gesù, e pregando fervorosamente Santo Gaetano onde si degnasse concedere al dilettissimo fratello in Cristo presidente Luciani la grazia di poter mandare legalmente al patibolo tutta la famiglia Cènci; nessuno escluso, nè eccettuato. • E mentre il dabbene Luciani stava in aspettazione degli aiuti divini, non tenne le mani alla cintura per mettere in opera i terreni; dacchè appuntatosi con gli altri giudici di trovarsi la mattina di poi per tempis.sim,o alla carcere di Corte Savella, vi si recarono di fatto; e quivi, senza porre tempo fra•mezio, egli ordinò si conducesse loro davanti la, fanciulla. Al posto resultato vacante per la promozione dell' .auditore Luciani avevano preposto un certo coso,.sciapito più del cetriolo; nè buono nè cattivo come uomo; iniquo poi come giudice, e Veramente pessimo; imperciocchè, da quello di ritirare la paga nelle debite ricorrenze in fuori, non si, fosse dato il travaglio di pensare a nulla, piegando sempre, a mo' che fa l' elitropio al raggio del sole, la sua volontà nella parte che gli veniva indicata da tutti i suoi superiori.. Impasto vergognoso di viltà, d' ignoranza ,é di accidia, coniuniss,inio fra gr impiegati, di ogni maniera, in ispeciai

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