Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

440 BRATRICA ChNG1 si sentìcome un leggiero gorgoglio, e .dalla. bocca ..aperta apparve una bolla d' aria, che scoppiando lasciò, gocciare giù da,, gli• angoli dei labbri bava sanguigna. In fede di Dio.. egli era .stato uno dei più famosi squassi, che avesse saputo dare .mastro Alessandro in Vita sua: s'egli se Re compiacesse, o se no dolesse, non.poteva indovinarsi; stava duro,. e taciturno a ..considerare l'opera sua.. — Su, lustro .Alessandro, da, bravo... agguantamelo con un altro, squasso dei buoni, — appoggiate sambe le mani ai bracciuoli del seggiolone, e mezzo ritto con la persona, insisteva Pauditore Luciani. — Non .monta, Illustrissimo; l' ultimo squasso glielo ha dato la morte. - — Come:? come? È morto? — imbestialito urlò il Luciani. — Perchè lo ave,te fatto morire voi? Perchè: ha ardito morire costui prima di annullare .la. sua ritrattazione?. . — E siccome mastro Alessandro stringendosi nelle spalle non fece motto, il giudice instava: . — Vediamo, proviamo se. fosse. sempre vivo; .dategli . una stretta_co'tas.silli, — po" di fuoco sotto..le piante, per tentàre se gli tornassero gli spiriti. • E si levava, quasi per aiutare mastro Alessandro.; sennonchè il Moscati, sdegnoso, lo tenne pel braccio., esclamando. di forza: Per dio! vi sovvenga della dignità .del vostro . ministero! Siete -voi •giudice, o giustiziere? . Ma. il Luciani svincolò il braccio; e, padroneggiato dal bestiale suo istinto, si fece in fretta presso il _carnefice, che temeva stesa la mano sul. cuore . di Marzio, e ansiosamente lo interrogò: .— Ebbene?... — illustrissimo ve ,1' ho: già detto, egli è morto. . Allora Luciani, pieno d'izza, voltando il discorso al.cadavere lo rampognava: — ,Ali ..mi sei scappato, furfante! Sei; Morto per giuntare la giustizia della confessione, e .mastro, Alessandro. di cinquanta scudi di salario per impiccarti. — E quindi, tornando al. banco,. con voce e _gesti infelloniti di faccia al Moscati gridava: Su via, signor Presidente, battiamo il ferro quando è caldo: mettiamo: a .profitto lo, sgomento che deve avere incusso il ter. rovo nello spirito..dell' accusata; ..— sentiamo un, po' in .:qual noia canti costei a. suono di. corda;.— .e. dardeggiava gli occhi contro Beatrice come lingua di vipera. •. 77 _Basta, ordinò severamente il Mosc.ati;. io:regolo il processo: la. seduta è chiusa; — e ,mosSe, per .uscire. .• Il notar° Grifo, vinto dal costume, si trattenne alquanto per

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