Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXII. TOATCRA 435 Beatrice,. abbiatemi, compasskone per lo amore di.Dio;.chè io sono; misero-. misero... ma misero assai. - Marzio,:.perchè mai mi avete accusata? Che cosa, vi ho io: fatto, onde anche' voi. vi siate, congiurato con gli altri: per tormi la fama? - Ah! conosco tardi la mano divina -che mi percuote; •tardi,, che la ;innocenza • sola :può darci contentezza: io tenni altra strada, ed ecco mi trovo ad avere fabbricato, 'COQ la mia, Paltrui: rovina:, e, di me pazienza.; ma. di tanti altri, innocenti... oh! ... Io: ammazzai Olimpici temendo .che . la sfacciata scelleraggine di. costui. non vi offendesse.,: e mi ò riuscito il contrario. -.15Ia io, giuro per quel .Gesù ,che dovrà giudicarmi fra poco., che mai. ebbi intenzione .di nuocervi.. Sazio . di vita, logoro dalla infer7: mità, lacerato dal rimorso dei commessi delitti,, sbalordito dai: tormenti, io nulla, intesi di .quanto mi .lessero, e mi fecero afl fermare; confessai itutto quelle olio vollero, a patto che: mi mettessero a morte, e subito: essi non mi tennero fede, e le . mie parole hanno convertito in stiletti per piantarli, nel cuore. di creature innocenti... — Signor Presidente, interruppe Pauditore Lueia.ni.,. non penso lo già che voi ci abbiate radunati per udire recitare ,egloghe fra Amarilli e Melibeo. „ -- Approvo .1' assennatissima osservazione .del .meritissimo .au-. ditore. Lucíani, — rincalzava per parte sua, giudice Valentino Turchi. • — Abbiate pazienza, ignori, gli ammoniva placido il.Moscati, e rammentatevi che nti non siamo convenuti qui.: per sollazzarci: .poichè -sta in noi • la terribile .facoltà, di troncar le parole cow la mannaia, lasciamo ai miseri lo infelice sfogo del pianto. ..•f— Per piangere non mancherà loro il tempo: quando saranno tornati in prigione: SC: voi, signor Presidente; vi foste preso :cura di voltare - P orologio a polvere, vi' sareste accorto come. sieno‹ già • passate: due ore senza costru.tto-di nulla. :Lo. Stato, per certo. non ci paga: onde in siffatta guisa. noi scioperiamo-, .e• continuando di questo • passo, .chiederei licenza di andarmene ad ar- cudire a. faccende di maggiore rilievo. — Dio . vi accompagni... - -Ma il tristo non si giovò del commiato del Presidente; anzi parve' accomodarsi con agio maggiore sopra la seggiola. Intanto. il Moscati &tosi a. Marzio gli :disse : • Accusato, rispondete breve: ratificate, o no, il vostro esame in- confronto'. -del!' accusata? — Signori Giudici! oggimai- il male, che voi volete farmi, sarà

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