Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXII: - LA TORTURA 433° udii raccontarlo, e'd. aggiunsero la curandaia avere° confe§gato' -che glielì.)' consegnò una donna di trent' anni: ora nè - io ho trent'anni? nè parnaklimostrarli; almeno non li dimostrava allorchè non °era passata per. Unte tribolazioni; e. il luogo dove si asserisce che là curandaia lo' trovasse esclude il sospettò che sgorgasse dal capo del giacente. O Signori! voi siete valentuomini, e pratichi di queste materie; onde io no dubito clic sarete per ricusare fede a tante gagliofferie. A. che il chiodo e il mazzuolo? I banditi ,vanno sempre armati oltre il bisogno di pistole e di pistolesi; pensate un po' se gli avessero lasciati quando venivano .appunto per commettere omicidio! Bene trovo, che il chiodo venne 'adoperato per ammazzare Sisara; ma Giaele.non faceva professione di .sicario, nè ella aspettava il nemico nella sua tenda. - Perchè avrei •strascinato io il cadavere, mentre uomini poderosi ne circondavano?' Forse così persuadeva il bisogno? No certamente: Forse m' inviperiva °ferocia d' istinto?...0h!- le cose fuori dell' ordine naturale non si suppongono; e moglie, e figlia che straseinansi: .dietro: il .corpo del marito e del padre Come due volpi .un coniglio, avrebbero mosso in un punto a riso e a ribrezzo gli stessi banditi. Se qui avete cuore, - e con und mano si toccò il petto, - se qui senno,.- e coll' altra si toccò la fronte,..,. non pure cesserete, angustiarmi._ P_ anima sconsolata con simile accusa, ma vi guarderete. di Confondermi la mente col miscuglio di tante mot struosità. E tutto questo pronunziava Beatrice speditamente, con tuono di voce, e garbo bellissimi.; perla qual cosa gli astanti, con . le braccia tese sopra i banchi, inclinato il corpo e sporgente la faccia,' stavano in ammirazione': fino il notaro Ribaldella, con.la -manca ferma su i fogli e la .destra sospesa in alto, ,era. rimasto_ senza .scri7 vere: .fino .1' auditore .Luciani maravigliando aveva esclamato:: — Come s'impara presto alla scuola. dal diavolo! Io vi ammonisco, • riprese il presidente Moscati, a mantenere la. promessa .di confessare .la. verità, e ad osservare la religione del giuramento; inap,erciocchè i vostri, complici abbiano ormai palesato la,.colpa. , e ratificato la confessione con la prova della tortura... — Come! Dunque. pel dolore dei tormenti non hanno abbor-. rito di aggravarsi l'anima, ed infamarsi perpetuamente? Ah! la tortura non Ta prova di verità... — Non fa prova di verità la tortura? - proruppe furibondo il Luciani, incapace di contenersi più oltre; e levatosi mezzo da sedere, appoggiava le mani .sopra i bracciupli: della, sedia soste55

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