Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

432 BEATRICE CENCI vivere, fra i cattivi partiti pessimo aveva da comparirmi quello del parricidio; imperciocchè oltre alla eterna dannazione dell'anima nell'altra vita, fosse pieno di rimorsi, di pericoli e di paura in questa. Non mi mancavano poi esempi domestici di pratiche riuscite prosperamente, le quali mi ammaestrassero il modo di tutelarmi dalle paterne persecuzioni. : Olimpia mia maggiore sorella ricorse alla benignità del Santo Padre., e mercè umile memoriale ottenne le onorate nozze col Conte Gabbrielli di Agobbio : e di vero com' ella m' insegnò io feci, scrivendo , una supplica, e la consegnai a Marzio affinché mi usasse la carità di presentarla allo Ufficio •dei memoriali... — Sapete voi, che veramente la vostra supplica fosse presentata? -- Signor mio, io la raccomandai a Marzio onde fosse messa in corso. — E perché affidaste a Marzio commissione tanto importante? — Ah! mio padre mi teneva chiusa; sicchè, tranne Marzio, in cui mio padre unicamente confidava, non mi era dato, abboc-r carrai con altra persona in quel tempo. — Proseguite. — E supponete, che la natura m' avesse dato la ferocia, il padre il motivo, il diavolo la occasione per commettere il. delitto, ditemi, potreste voi immaginare modo più assurdo per consumarlo di quello Che finge l' accusa? Perchè adoperarvi il ferro? Con ottomila ducati possono facilmente procurarsi veleni che uccidono come il mal di gocciola, o disfanno come le febbri etiche, senza, lasciare Nestigio alle indagini della giustizia; ma che dico io, che possono procurarsi veleni? L' accusa suppone averli io procurati; nè solo procurati, ma propinati: dunque se versai al padre mio vino alloppiato per farlo dormire una notte, bastava aumentargli la dose perché non si svegliasse mai più in questo mondo. A qual pro tante operazioni pericolose? A qual pro banditi? Perché 'tanti complici, sovente traditori, sempre •funesti? E soprattutto, qual bisogno, qual consiglio fu quello di, chiamare .a parte della congiura Bernardino., fanciullo: di dodici anni? In che cosa. poteva giovarmi costui, o piuttosto, in che cosa non doveva aspettarmi ch' egli non fosse per .nuocermi? Se in casa Cènci viveva un lattante, anch' egli avrebbe tenuto per complice l' accusa:, come se, tolto in fastidio il materno latte, con gridi e con minacce avesse chiesto nudrimento del sangue del padre? Assurdi paionmi questi, e sono. Don Giacomo quando avvenne il caso funesto tratteneasi in Roma, e di questo potrà somministrarvi buone testimonianze. Del tabarro vi dissi. Del lenzuolo può darsi; altre volte

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