Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXII. - LA TORTURA t 3 che si tengono In casa per prendere i topi; o, se ti piace meglio, con quella delle passero, le quali Rougier della Borgerie raccomanda ai francesi suoi concittadini lasciar vivere in pace; imperciocchè se ogni anno divorano duegento milioni di libbre di grano, distruggano ancora centotrentasei bilioni, e quattrocento milioni d' insetti (5). Misericordia Domini super nos! Chi avrebbe mai creduto che tanti insetti vivessero in Francia! Eppure ci vivono... Nel cortile trovarono pronte diverse carrozze con le stole abbassate; vi 'entrarono al sinistro chiarore di lanterne sorde, preceduti, fiancheggiati e seguìti dalla turba dei birri, e si avviarono al luogo destinato. Guido vide passare il corteggio lugubre; ed avvertito dal popolo accorrente del caso, vinto dalla passione, stava sul punto di manifestarsi e di accorrere, se il buon servo, forte tenendolo per le braccia, non gli avesse detto: — Monsignore, voi perdete, e loro non salvate..,. libero, giovate a voi e A loro. Guido, represso in seno il gemere vano, esclamò: -- Ora staremo a vedere dove ne conduce la fortuna; e trasse verso casa sua. Giunto a breve distanza mandò innanzi per ogni buon riguardo il servo, a speculare se si vedesse gente di corte da cotesta banda. Tornato addietro, questi lo avvertì del no: ond' egli entrato nelle sue stanze scrisse lettera pietosissima alla madre sua, nella quale la ragguagliava della soprastante sciagura, e della urgenza di sottrarsi alle ricerche della giustizia senza perdita di tempo: la lettera stesse in luogo di abbracciamento, di addio; in fortuna migliore sperasse; le avrebbe mandato sue nuove dal luogo ove prima giùngesse; in qualunque parte capitasse, qualunque avventura fosse per accadergli, dopo Dio prima ella avrebbe occupato l' anima sua. Quindi mutati panni, e tolta seco quanto maggior copia potè di danaro, uscì dalla porta segreta del suo palazzo, disegnando guadagnare la campagna; nè andò guari, che s' imbattè in certa brigata di sbirri incamminata verso la sua contrada, la quale gli passò da canto, e così com'era travestito non lo riconobbe. Comprese pertanto il caso farsi grave davvero; licenziò il servo, e con cauti avvolgimenti si appressò alla porta Angelica; se non che rifece la via più che di passo, notando da lontano come gli sbirri, uniti ai gabellotti, quanti volevano varcare le porte minutamente esaminassero, e perquisissero. Ora vaga improvvido per le strade di Roma fantasticando di questo e di quell' altro partito, senza riuscire mai a capo di nulla: camminando ad occhi bassi, ecco lo percuote una luce che sca-

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