Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXI. - IL •MANTELLO Rosso 397 sì .dicendo don Gennaro si levò tutto infuriaf,o ; e 'allontanandosi dal palazzo col garbo di Scipiene quando mosse in, esilio, esclamava: Ingrata.vicarial. tu non avrai la mia cappa w. Così a mannaia vecchia sostituivasi. mannaia nuova, e i miseri accusati ebbero ad accorgersi .ben tosto ch' era stata affilata di fresco. Inanto il Vicario* novello leggendo oltre il dispaccio del Vicerè conebbe come la sentenza di Marzio non dovesse 'eseguirsi altramente, •bensì .avesse ad inviarle/ setto buona scorta a monsignore Governatore di Roma, la quale cosa fece con la diligenza, consueta agi' impiegati nuovi, o nuovamente promossi, secondo il costume .delle granate; e •per la più . parte 'di loro il paragone non è ignobile abbastanza. Il licenziato Boccale' ridottosi a vivere in. Altra casa, stette parecchi ,giorni, smeni.oriato come se avesse ricevuto un picchio sopra la testa, e. di ora In ora prorompeva in risa.; eh' erano coteste •le gocce grosse precorritrici della tempesta: per ultimo la tempesta' scoppiò, e terribilissima', nella quale rimase annegata la sua intelligenza:, del cuore egli aveva fatto getto da tempo immemorabile, ,e solo ( infelice- reliquia!) gli, rimase a galla l' agopìa. di tormentare. Tutto periva in ,lui tranne la› libidine di Vicario criminale, ed a ragione; conciossiachè cotesta qualità per - conservarsi 'non abbisogni punta d' intendimento, bastando il solo istinto di belva. Nei feroci delirii fondò un'alta Corte • di Giustizia istituendo offici di sbirro,- accusatore, giudice, e boia; e tutte queste incumbenze, come..se altrettanti beoefizii semplici fossero, accumulò .sopra il ..suo capo risolveùdo da matto cluello che già era andato spesse volte per la mente .dei savi: voglio . dire., che componendo le rammentate cariche diverse specie simp.aliche ; e relative fra loro, amore di ordine persuadeva a classarle s'Ala la' stessa famiglia, e amore di economia .a cumularle tutte sopra, una medesima testa, - almeno in certi, tempi, e in certi luoghi. .11. licenziato , don Boccale incominciò' a processare i volatili del suo cortile; pretesti non gli mancarono, e, comecche non sapesse col suo-. cervello matlo distinguere gl' innocenti dai rei, nondimeno. procedendo perfidamente a tastoni dichiarava, che tutti, o taluni .avevano commesso il delitto; e poi, che tutti erano stati „complici a farlo, o. impotenti a prevenirlo; e finahnente, che il . delitto nop, resultava già da uno o più fatti peculiari, bensì da una congerie di cose connesse, complesse, e per di più continuate; per le quali, e con, le., _quali tutti • come felloni, e . di perfido cuore, invocato prima il nome santissimo di Lui, che sempre sta vicino a chi l'o sa chiamare, tutti dannava irremissibil-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==