Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

390 BEATRICE cliowt gioie importanza dei suoi tenere • occupato il Vicerè, nè quindi potergli 'concedere udienza. . •, .— Ma il negozio, per cui sono; venuto., tocca Urgentemente la Sicurezza degli stati di Sua Maestà. . ,• • Sì; ma vi ho detto Che non può pareggiare mai la importanza di quello che tiene •aaesso per le mani il serenissimo Vicérè duca. Il criminalista, con un ghigno derisorio, disse .al cortigiano: . Salvo, onore, o. come fate voi a indovinare il. negozio. che qui mi conduce? E' il cortigiano., con sorriso punto meno fino, pronto alla parata, rispose; — Non .conosco il vostro, sibbene quello del Vicerè , a •cui pochi 'possono andare pari, • superiore nessuno. Ed il criminalista dall' arguta risposta si trovò capovoltato. Ora ecco il negozio, che in quel momento teneva occupato il potentissimo Duca di Ossuna. Sua Eminenza il cardinale Zappata ((luci desso donde nasce • il proverbio., che predicava bene, e- razzolava male) gli aveva mandato in dono da .Madrid un magnifico pappagallo, -ed egli si sollazzava con, quello non già che don. Pedro _fosse .un perdigiorno 5 tutto alkro : aveva fama di, solertissimo nelle faccende di stato, e veramente era: ma tanto.è, in quel momento, gli era saltatoe-_per la- testa il ticchio .di divertirsi col- pappagallo, e, non voleva in cotesta ora essere infastidito. -D? altronde ,1' arco. sempre teso si rompe, ed un po' di sollievo giunge Accettissimo, agli, spiriti più irrequieti. E', fu mestieri che si rassegnasse il buon vicario ad, esporre il motivo della sua v-punta .al segretario, il-quale accolse il . racconto con mediocre premura, e -a mezzo -discorso gli tolse le carte di mano, e, voltegli le Spalle,. disse: «, ho. capito!. » Il segretario entrò improvviso, e sorprese il Vieerk che insegnava al pappagallO.., che cosa. mai gl' insegnava? Una. parola sp.agnuola, cheyerun gentiluomo vorrebbe profferire, e nessuna gentildonna ascoltare... quantunque pronunziata dal pappagallo, 'ecciti la. 'ilarità delle donne e talvolta ancora il rossore, siccliò esse si pelano la faccia dietro. al ventaglio, talune per sentire, talaltre per fingel'e di sentire vergogna. . Questo don Pedro ( sussurrava 14 fama) in. fatto di costumi e di religione procedeva più rilasciato, che ilon consen- tivano. cotesti tempi; ' e ,fra 'le ,tante si narra questa. di lui. Visitando a Catania, iii compagnia della Duchessa sua moglie, la chiesa di Sant' Agata,- gli porsero a baciare le-. mammelle di cotesta .santa, conservate con -grandissima venerazione colà. Postosi -r

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