Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. - IL MANTELLO ROSSO 389 due secoli e mezzo, io ho veduto, ed ho udito questo vicario, eppdò mi attento .a descriverlo. Il Vicario 'aveva posto amore a MarZio: gli voleva proprio un bene dell'anima per . molte ragioni, una migliore dell'altra: .per lui contava potersi presentare_ trionfalmente al Vicerè; per lui s ricuperarne la ,smarrita, grazia; per lui dare la spinta alP. odiato •Collatérale;. per-lui, dimostrare.la molta sufficienza sua; per lui trattenere il popolo.nello .spettacolo sempre gradito di una tragedia criminale; per lui somministrare subietto .a far parlare di se tutto:Napoli almeno tre giorni . continui; per lui, finalmente, ottenere un ciondolo .all' occhiello, ed aumento di paga. Per: le quali -considerazioni, per. altre,. che non si dicono, importava assaissimo -.che Marzio vivesse — ma per morire Sopra le forche! DL qui la .tenerezza dello egregio Vicario per la conservazione del condannato, - Non vi. pare egli caritatevole il mio vicario? 11 Vicario affrettandosi si presenta al palazzo di don Pietro Girone 'duca di Ossuna, vicerè di Napoli per Filippo III re di Spagna (7). Nel trapassare per le anticamere egli, prima dì tutto, con disgusto non piccolo osservò- , come le guardie e gli staffieri non si affaccendassero punto ad anqunziarlo, secondo che la gravità del caso gli pareva meritare: considerando poi, che non • gli potevano leggere in faccia la grande notizia di cui veniva portatoro, gli scolpava quasi da questo lato; sennonchè crescendo allora il malefizio del poco ossequio alla sua dignità in questa parte,, gli aggravava al doppio di quello che ,gli aveva sollevati dall'altra. E se non lo volevano onorare come don Gennaro Boccale,. pareva a lui che lo dovessero temere come P uomo che avrebbe potuto, mandarli da un punto all'altro alle forche: però gli staf-, fieri del Duca, servi insolentissimi d'insolente padrone, lui non curavano, e molto meno. temevano. Il Vicario consolava la sua vanità offesa volgendo la mente alla necessità di contenere con • regolamenti opportuni la petulanza dei famigli dei grandi, per lo più Ineccanici, riottosi, e ribaldi; ma la suprema mortificazione lo aspettava nella ultima anticamera, dove, dopo avere pestato mani e piedi per essere introdotto dal Vicerè, trascorso spazio lunghissimo di tempo, durante il quale gli parve provare quei tormenti, che tanto spesso aveva applicato ai derelitti che. gli capitavano nelle mani, si presentò un ,segretario per informarsi del suo bisogno.. Il Vica,rio gli disse: negozii di suprema importanza: desiderare che gli fosse data licenza di conferire col serenissimo Vierè. 11 segretario oppose; negozii di troppo mag-

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