Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XII. — IL MANTELLO ROSSO 373 ticato da uomo di senno, ed essere pericoloso contendere con le passioni brutali di Olimpio, fuori di misura cresciute 'eziandio in mezzo alla corruttela di una grande città; onde deliberò andarlo a trovare, e raddolcirlo; finchè lo avesse tratto seco dal regno: proponimento che intendeva compire presto. Sapendo a quale bisca per ,ordinario si riducesse la sera, colà volse i suoi passi contando, come gli venne fatto, di rinvenirlo a , posta sicura. BiSognerebbe! - riprendeva il biscazziere, - o che sono tuoi banchieri i Conti Cònci, Olimpio? — Fa conto, che la sieno.... — Ho capito, soggiunse il biscazziere, avresti forse mandato a dormire qualche nemico di casa?... — Per questi lavori non si danno pensioni; ehè anche qui, come costà, io mi figuro che i guastamestieri abbiano sciupato ogni cosa.... — O 'dunque? -- Egli è peggio.., ma peggio • di_ così— il segreto è qui dentro... e perche il coperchio stia chiuso bisogna metterci sopra un tappo di argento... , — Sì?... E questo segreto tu me lo puoi confidare... — Io so... chi ha ammazzato il Conte Cenci... -- Oh! - esclamarono a corp i giuocatori vedendo comparire in questo punto improvviso fra mezzo a loro un uomo ma- niere cortesi, avviluppato dentro magnifico mantello di scarlatto trinato di oro - ben venga don Marzio; egli si. fa dei nostri.., Maravigliò non poco Marzio sentendosi chiamare a nome; e girando intorno gli occhi li fissò sopra Olimpio, che, torta ap-, pena la faccia, si volse nella prima posizione senza guardarlo, e brontolando di stizza. --- Mi piace di non giungere nuovo fra questi _gentiluomini. — Don Marzio, disse il biscazzi,ere strisciandogl intorno a, guisa di biacco, vuoi tu, posare il tuo taharro? In fè . di Dio merita bene che tu gli abbia riguardo, iirchè mi ha l'aria di una donazione causa mortis di qualche principe, marchese, o,' per lo meno, conte. Marzio guardò Olimpio Una seconda volta, ma questi si rimase immobile. Marzio allora 'depose di buona grazia il mantello, e si assettò al giuoco. Siccome anch'egli andava esperto delle male arti dei giuocatori, e stava su l'avvisato, così la fu guerra tra corr sale ,e pirata,. dove non corrono altro che i barili vuoti. 1 giuoeatori , avvezzi alle facili vittorie sopra .Olimpio, per questa volig a mala pena poterono rimettere la Spada nel fodero. Rimasto spazio convenevole di tempo, Marzio sentendosi piìi del

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