Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

3'70 BEATRICE CENCI Cllè Cgli e il bargello stessero congiunti insieme come le dita di una medesima mano, severe pronta a chiudersi per afferrare. Nessuna spia più puntuale, e precisa possedeva il bargello del biscazziere circa alle cose che accadevano dentro la sua bisca, potendo ancora intorno a quelle di fuori. Salario dello infame mestiere era la trasgressione impunita dei bandi sul giuoco costume in quei tempi riprovato palesemente siccome anche ai nostri, e non pertanto in celesti tempi di barbarie, come ai nostri di pretesa civiltà, messo in pratica alla sordina. Le belle leggi si , rassomigliano ai tappeti di damasco, che si mettono fuori nei giorni di gala per ricuoprire le muraglie sudice. Le usanze pessime sotto le belle leggi continuano a camminare, perchb bisogna persuadersi che la Società può vivere benissimo con i vecchi abusi come l' uomo mastica anche coi denti guasti; e non' è ópéra, di un Arano di penna emendare i disordini Che derivano dalla secolare corruttela degli uomini; e chi altramente si, avvisa perde ranno e sapone: poi impreca la indomabile perversità umana, e si getta al disperato; mentre dovrebbe correggersi dello erròre, e tornare da capo., Ma qui diScerso menerebbe per le lunghe, e non farebbe al caso; onde , il meglio fia continuare il racconto. - Tabula rasa. Eccoli finiti tutti ... — Coraggio ., don Olimpio: bisogna appellarci in. seconda istanza ; ti rifarai. domani. — Pei santi apostoli-. Pietro e Paolo! egli è un bel pezzo che io • dico, cosi; ma la , fortuna ha preso ad accarezzarmi co' pettini da lino... — Chi la dura la vince; e 'che tu possa durare -te lo provi tornando ogni giorno fornito -di palle e di polvere ,: sicchè ho creduto, e credo, che a , ricevere il galeone dal Perù- siate due: tu, e il Re Filippo nostro signore;che - Dio, tenga nella, sua santa guardia. — Manie bada a intronarmi, quotidianamente negli orecchi che la mia parte è finita... e che i suoi Mille zecchini toccano al Verde... — Mille, e mille fanno duemila.- Ma sai, don Olimpio, esseri ò il biscazziere, che qui- nel regno con duemila zecchini si compra un ducato? O come hai tu fatto a guadagnare tanti danari? Raccontaci un po' come gli hai tu acquistati. Era troppo diretta la botti pérchè Olimpio non sapesse schermirsene. Egli guardò un cotal poco' alla trista il biscazziere. negli occhi, e gli rispose,:' — Mi vennero dalle prese quando combattei amo per la fede. • • ‘.

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