Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

358 BEATRICE aNCI • zare, o negare ciò che supera la .nostra in1elligenza3 ma che il Supremo. Fattore abbia a tenere,conto, ,non che della specie, dello individuo, non sembra che possa diritteménte , credersi. La natura recasi in, mano, l' universo,, e lo. soppesa; se torna .il volume non le iMperta la forma. ,« E poichè gli uomini sortirono questa vita e questa forma senza chiederle, e molti ancora senza ;desiderarle, perchè le non si possono rassegnare senza offesa della natura? Singolari ella' fece le vie del, nascimento, infinite quelle della morte; sicchè può ritenersi,, che a lei piaccia la vertigine delle trasformazioni. Se gli orecchi nostri potessero udire la. voge. della natura, noi sentiremmo, eh' ella predica sempre ai mortali : Ospite,- io non ti trattengo a forza alla mensa della vita; tra le bevande, che io ti appresto davanti, scegli quella che meglio ti talento; e se ti piace P oblio, bevilo, e vattene -.=.:. « Veramente', come se l' uomo non fosse presuntuoso abbastanza, gli hanno dato ad intendere, e la sua superbia glielo ha di leggieri persnase , sentinella infedele non poter disertare il posto al quale la Provvidenza lo Commise; lui essere re dell' universo; la favola di Atlante. adombrare il simbolo dell'uomo chiamato a sostenere il mondo sopra le sue, spalle. 11 sole fu appeso nel *firmamento per riscaldarlo, la luna per illuminarlo, le stelle per divertirlo nelle notti, di estate.— Fin qui pazienza; le adulazioni da un lato, e la superbia dall'altro erano tullemente Innocenti ; ma diventarono crudeli quand,o gli dissero.: = tinte le creature che vedi ,furono fatte per (e Allora .il va7, naglorioso spietato stese la mano sopra, gli. enti che hanno anima e. sangue, e prese a vivere della loro morte, ed osò senza ribrezzo convertirsi in sepolcro palpitante. <,( Ora questo, vampiro nudrito di ,superbia s'irrita di ogni lieve sciagura., non 'vuole seppertare le infermità , aborre la morte. Cadono i cedri, del Libano., caddero le querce secolari delle foreste druidiclm.; scomparvero città , popoli , imperi:, e perfino , rovine d'imperi. Nel cielo aprono, e ,chiudono del emulino 1,(3 ,palpebre i pianeti, e vesto verme petulante presume vivere eterno, e felice - satrapo della natura. - Mora come fa morire. Si rassegni al fato comune ; torni senza mormorare alla terra donde è nato: polvere è, polvere ritorni ». O filosofo dalla mente selvaggia,! io conosco questi argomenti,

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