Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

336 BEATRICE CENCI pronti. a pagarlo; chiedete quanto vi basti ad arricchirvi tuffi. e a farvi stare contenti in 'casa- vostra sem:a' le cure della miseria, e il pericolo della forca... noi possediamo danari più che non potete immaginare; fissate voi i limiti del nostro riscatto... — Beatrice, vaneggi? Per fare quello che suggerisci essi non hanno mestieri dei tuoi consigli.., e sono capaci da non lasciarti neanche gli 'occhi per piangere... — Tacete, Padre mio; voi non pensate qual .pericolo vi pende sopra la testa: lasciatemi favellare. — Noi vi pagheremo questo tesoro, purchè lasciate che con noi venga il Conte: egli Si legherà per fede a sborsarvi il danaro di qui a dieci' giorni. Se non vi basta la sua promessa aggiungerò la mia , e la confermerò con giuramento; chè dalla parte di mia madre mi vennero inoneta,1 e gioie in buon dato. Se neanche questo vi basta', tenete me in ostaggio ;-e' lasciate andare il Conte : io sono giovane e sana, egli vecchio ed infermo. Pensate alle vostre famiglie, — 'pensate alla contentezza di • Mangiar pane non immollato nel sangue—. ai figliuoli che avete... a quelli che potrete -avere... ai vecchi padri pieni di neeessità... affamati davanti lo 'Spento focolare... Via — interruppe 'una' voce imperiosa; nia Orazio • rispose: — Lasciamola parlare: udiamo fino in fondo—. che molte -cose buone .mi pare che le, dica. — Sentite, proseguiva Beatrice, se strascinate via il 'Conte voi ve lo troverete ammazzato fra 'le mani; voi non guadagnerete 'nulla ; perehè quelli che' vi -hanno condotto non vogliono la moneta, ma il sangue di un povero vecchio;— e poco scampo 'ci rimarrà dalla forca, chè le corti di Napoli e di Roma, mosse dalla fama del personaggio e dalle aderenze potenti, v' insegui 'ranno come lupi di macchia in macchia, e vi 'converrà morire di laccio, o di piombo.' Dopo Sistd V, quale spelonea 'è rimasta ignota? Qual ròcca inespugnata? — Come finì il Cavaliere dei Pel, liceioni? Impiccato. Come Marco Sciarra? Impiccato. Come 'sign« Duca di Anialfi? Irripiécato, tutti impiccati corneéchè potentissimi. 'Sappiate dunque adoperare la oecasiOne 'che la fortuna i mette fra le La fanciulla favellandò baldamente incominciava a -insinuarsi nello spirito dei banditi, in iséecie in quello dì Orazio'; e dove poco più le fosse stato concesso parlare 'gli avrebbe svolti tutti,

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