Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XII. - L FANTASIME 335 Semprechù nelle cose adoperai avarizia provai ogni successo a traverso: - doveva prendere cinquanta di scorta, ed avrei risparmiato. un tesoro. - Cotesti gentiluomini, oltre la perdita delle bagaglie, chi sa quanto pretenderanno di riscatto! Giunto alle spalle della caravana, quattro banditi saltarono giù dal ciglione; e siccome, malgrado il proponimento di andare per prova di arte, il naturale istinto spinse il Conte a metter mano al pugnale, appena fece l' atto si sentì stringere le braccia da due tanaglie di ferra. Si volse irritato per vedere chi fosse, e riconobbe Orazio. Orazio, a cui cresceva forza la paura, che gl' incuteva il Conte. — Ah! , siete voi, cacciatore? — Sono io... -- Pare, che il quarto d'ora del bandito sia venuto per te... — Certo in questo punto smetto la parte del somaro, e pren- do .quella del coccodrillo.... — Guarda da legarmi; io non ti perdonerei mai questo oltraggio: impara, villano, a rispettare i gentiluomini. — Ah! signore, perdonateci innanzi tratto perchè .noi siamo ignoranti, e non sappiamo altro che guardare alle nostre sicurezze. - Questi quattro compagni sono scesi appunto per aiutarmi a legarvi- — La comitiva, gridò la voce dall' alto, prosegua il suo cammino. Il Conte Cènci ha da restare con noi. — In questo punto un capo si affaccia per . un momento all' orlo del ciglione. Beatrice, che era stata attenta a contemplare i vani casi che si succedevano, lo vide, lo riconobbe, e comprese pur troppo qui non trattarsi di sequestro •per estorcere danari, siccome costumano ordinariamente i banditi romani e del regno: più terribile intenzione covava lì sotto; nè s' ingannava; perocchè lasciatasi andare giù dal cavallo si pose al fianco del padre, e incominciò a parlare di forza con la faccia levata in su: — Il ragnatelo insidia la mosca con reti di bava, e se la porta nel buco per succhiarle il sangue. Voi non siete lupi dello Abruzzo, ma ragnateli di sotterraneo. L' aquila per l' aria vive di preda, e il leone sopra la terra; siate leoni, ed abbiatevi la preda: io non vi parlo di quanto portiamo can noi; questo è già vostro: intendo parlarvi del nostro riscatto. Chiedete; noi siamo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==