Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

Y l) T E . (1) Nella Storia delle Licoluzioni d' Italia degli anni 1841-1848-1849 del GENERALE PEPE viene attribuito al Salviati. 'Veramente cosiffatta osservazione è troppo più antica ; e troviamo nelle Storie di TITO 1.11110 screditati i Galli, come quelli che costumavano : ridendo frangere fidem. • Però nè antichi, nè moderni esenwii nostra!' mi aVrebbero persuaso •a muovere questa querela grave, Ma pur troppo meritata da un Popolo necessario così alla dannazione come alla salute del mondo , laddove in 'opera parzialissima alla. Francia ió non 'leggessi 'queste parole, éhe ho citate altra volta : .« I Galli si dilettarono di buona ora a gabbare , Come dicevano nel medio evo. La parola per loro non aveva nulla di serio: prèmettevano , poi schernivano , e così terminava 'ogni cosa ! » Tristo giuoco , nel juale hanno troppo più scannar° che guadagnato. Dell! che anche per cotesto Popolo granda il giorno 'del giudizio non venga dopo ia morte ! (2) <, Quando non ti possono far bene, tel promettono; quando te lo possono fate, lo fanno con difficoltà, o non mah sono inimici del parlare <‹ romano, Q della fama loro ». MJICIIIAVELLI,, Della natura dei Francesi. il detrattóre• nostro è LAMARTINE : di lui 'soventi volte mi dolsi , e mi dolgo; molto più che non emendò uomo di stato le colpe del poeta. Costui bandì iiiipedire ogni intervento straniero a danno dei Popoli , i quali si rivendicassero in Ifbertà ; e poi 'nella sua Storia 'della Rivóinzionc di Francia del 1848 sostenne, la Francia non potere in conto alcuno pa- tire la Formazione di uno stato grande AustrM e lei. Vieta politica, scusatine forse ai tempi del. cardinale Riclielieu ' ed ostentata dal poeta per 'figurare di saperne. La costituzione del 1848., composta sotto gli atíspicii di questo 'vieta, statuì, il Popolo francese non dovere far mai guerra contro la libertà 'di yerun Popolo,, e. l' Assemblea francese assunse la impresa contro Roma ; e questa fti brutta sequela di bruttissime ed' antichissime ingiurie. Qual Maraviglia pertanto • che , altri non rispettasse' questa costituzione, se tanto pocU mostrarono rispettarla (Nei dessi che la fecero ? Provammo la Francia sotto tutte le sue trasformazioni politiche; è lecito tuttavia confidare in lei ? — La condizione nostra mi sembra piena di dubbiezza ; -conciossiachè se la Francia non ci alla, 'quale altro Popolo lo voglia , e lo possa io non saprei vedere: e per altra parte deve sperarsi che la Francia senta la vergogna , e il pericolo 'della sua decadenza , non Meno Che il biSogno di riunire in un .fascio i Popoli occidentali; per opporli agi' intenti a cui mirano i Settentrionali con miracoloso accordò. -(3) Gli ruscelletti; che dei verdi colli Del Casentin discéndon iuso• in Arnb Facendo i lo'r canali freddi, e molli, 'Sempre mi stanno innanzi, e non indarno; : Chè la immagine lor vie più mi asciuga,. Che il male und' io nel volto Mi discarno. „DANTE, Inferno, C. XXX. Tmi Livio. Storie, lib. il. c. 2. DIONISIO DI ALICARNASSO, Ani oh ila Romane, lib. P" e. 13. ;.\M.1.> .tI1110 111113 passando di costa Leandro da I3ologna trovò la

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