Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAI") XVIII. ROMA .307 Non. poeta, - traversò._ la campagna romana senza cantare il tumulto degli affetti., e dei -pensieri che destò nel suo animo la vista di tanti Itioglfi- solenni per grandezza di antiche Memorie, per decoro di fabbriche, e 'per desolazione moderna: solo . che il cuore gli si commuovesse a pietà, spontanee e belle gli uscirono le parole dai labbri come le lacrime dagli occhi. — Nessuno ardì maledirei — nessuno tranne uno - solo, nato dalla gente che ha per • costume di rompere la fede ridendo (1) ; — il quale non aborrì insultare un popolo fatto cenere per la vendetta del mondo congiurato a suo' danno, per la maligna onnípotenza dei fati, e pel . perpetuo tradimento dei suoi — egli . solo calpestava lo inmane sepolcro oltraggioso e protervo; però che ci venisse dalla gente leggiera, farfalle insanguinate, astiosa del parlare, e della fama romana (2). Non pittore traversò la campagna romana senza rapire a questo cielo qualche tinta azzurra e di oro per trasportarla sopra i suoi quadri, che indi furono divini. Dacché' Dio volle che l' acre dì questo sepOlcro si mantenga glorioso, e Magnifiche siéno le aurore, e stupendi i crepuscoli. Le querce annose scuotendo le fronde' al . vento 'mormorano antichi misteri e l' erba' cresciuta sopra le fosse funerali spira voce fatidica. 'Passerò io. per la campagna romana senza gittarvi sopra uno sguardo di pittore, - o di poeta? Le pagine immortali . del Byrón del Godile, della Staél, del Montaigne, e.' di altri famosi, antichi e moderni scrittori' mi sbigottiscono forse? Oh! l' ala della immaginazione percuotendo contro i ferri della carcere si rompe, e gronda sangue. La musa, vergine mite, si arresta sul limitare della casa dei sospiri e torce altrove lo sguardo. Levando gli occhi in alto io non incontrò più la casta faccia delle stelle, che versano su l' anima luce, amore, e poesia. I campi aperti e il sole mi tornano alla mente affaticata dalla empia virtù della prigione, come- le immagini dei ruscelletti del Casentino tormentavano maestro' Adamo condannato a perpetua sete nello inferno (3). — Ma dalle mani di Dio escono spiriti tranquilli, clic, a guisa di lago, cornpiaccionsr riflettere nella limpida superficie le sponde floride, i colli cerulei, i bianchi casolari, la parrocchia, il - campanile, le croci del camposanto di campagna, — le gioie, insomma, di coloro che nascono inosservati come le foglie di aprile , e inuoio"inosservati come le foglie di autunno, Ogni

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