Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

298 BEATRICE CÈNCI Federigo Guglielmo mentre stava per partire alla volta di Posdam! (11) La ragione condanna simili fantasticherie; — ma se la ragione condanna, la coscienza approva.; e la ragione in balia del sentimento è straccio di carta legato al piè di una rondine. Inoltre, la ragione veramente condanna? Considerando la natura noi vediamo com' essa proceda non già per via di fatti, ma gradatamente nelle sue creazioni: dai minerali, materia passiva e sterile, noi passiamo alle piante dove incontriamo un moto, una serie di sensazioni, una riproduzione, un palpito insomma di vita: poi ci occorrono le conchiglie e i coralli, e stiamo incerti se devansi annoverare nel regno animale, o vegetale: ancora, la transizione da specie a specie tra gli animali si opera per via di anelli intermedii ; così l' anello mezzano, che unisce i volatili agli animali terrestri, viene rappresentato dallo struzzo ; tra gli animali terrestri e gli acquatici si pongono gli anfibii le scimmie stanno a cavallo sopra i confini della bestia, e dell'uomo. Ora se così apparisce graduato il passaggio negli enti rammentati, come avremo a supporre noi che rimanga vuota la immensa lacuna che passa fra gli uomini e le sostanze divine? Perchè le medesime sostanze divine non crederemmo varie fra loro? Dio non è divergb dagli Angioli? Gli Angioli non serbano tra essi gradi, e preminenze distinte? Le apparizioni possono nascere dalla nostra fantasia, tuttavolta la fede diversa professata senza interrompimento per tanti secoli da uomini di varia religione, di varia civiltà, e di vario intelletto, merita pure richiamare il pensiero dei filosofi. Se mi domandi: Quando avrai pensato, che cosa ti verrà fatto concludere? Io rispondo, che questa è un' altra cosa. La scienza è fuoco, l' anima farfalla, e la cenere troppo spesso il frutto dei pensamenti umani... Giacomo Cènci, curvo il petto e le spalle, intendendo fissamente gli occhi nel Tevere, vide, o gli parve vedere emergere dal profondo una forma leggiadra di donna, naiade, ondina , o, ninfa delle acque, e apparire vaga, indeterminata come la Rostra immagine quando ci affacciamo per l' acqua commossa, e vicinandosi a mano a mano farsi distinta (12). Aveva le chiome

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