Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XVI. - IL MEMORIALE 269 alla opera. Io simulerò di nettare le mie pistole nel giardino: dove mai vedessi don Francesco piegare verso il sotterraneo per sorprendervi, io sparerò la pistola, come se avesse preso fuoco a caso: voi, avvertita dal colpo, spegnerete la lanterna, o nasconderete ogni oggetto, prima che il vecchio arrivi... — Così farò. Addio ... — Quando Marzio tornò in camera di Francesco Cènci lo rinvenne sempre giacente in letto, e, secondo ch' ei dava ad intendere, afflitto da dolori atrocissimi. Non senza maraviglia Marzio vide di qua e di là del capezzale due frati domenicani, che dal viso poco angelico, e meno serafico pareva ch' eglino pure andassero persuasi di non possedere grande aria di santità, imperciocchè tenessero i cappucci tirati giù sopra gli occhi. Il Conte ordinò a Marzio posasse le chiavi, e si ritirasse. Partito ch' ei fu, il Conte, ridendo, disse loro: — Reverendi Padri, lo avete notato bene? Domani egli partirà per Rocca Petrella ; le vostre paternità lo aspetteranno nel luogo che reputeranno più adattato, e voi me lo manderete allo inferno, o in paradiso ( che in quanto a questo poco m' importa ) con due palle traverso il corpo... avvertite, che quattro non guastano nulla: poi gli celebrerete due messe in suffragio dell' anima. intanto prendete la elemosina; - e porgeva loro un gruppo di moneta. — Eccellenza dormite fra due guanciali, chè noi vi servi- remo da pari vostro; rispose uno dei frati. — Anime elette! Anzi, per non dar luogo a svarioni, osservate questo mantello scarlatto; voi lo vedrete o addosso al vostro uomo, o (lavanti alla sella del suo cavallo. — Oh! non fa al caso percliè io l'ho in pratica. — Davvero? E come? — Eccellenza ve lo dirò un' altra volta, perchè stando qui in Roma mi sembra camminare sopra la zolfatara... mi si bruciano le scarpe. — Marzio, accompagnate coteste Reverenze. Padri, io mi raccomando alle vostre orazioni. — La pace sia con voi. — Amen.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==