Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CM>. XV. - AMMAZZATA DI VITTAZIa 257 più svelta, per la prima si levava' in piedi, ed aveva datò di U[1 calcio nel viso al Conte, dicendo: « Togli, vecchio ribaldo: se avessi avuto il mio stile a-. quest' ora ti - avrei scànnato ; — ma ti sta meglio un calcio; — fra giorni ha da tornare Mio marito, e, per la Vergine benedetta, non avrò pace finchè non mi porti le tue orecchie in regalo ». Don Francesco si levò .a sua posta senza profferire parola; e prima che la disgraziata avesse potuto schermirsi l' arrivò con sì terribile coltellata, che la passò fuor fuori dalle spalle, ed ella cadde senza potere pur dire: Gesù, e Maria! Un singulto, e basta. Poi la pestò, in vendetta del calcio ignominioso,' come si pesta l' uva. Venuta la notte ci comandò portassimo il cadavere a piè della Querce della Vergine, e noi lo portammo, perehè chi mangia. il 'pane altrui ha da obbedire. Il Conte ci tenne dietro con la lanterna; e quando avemmo depositato supino il cadavere sopra la terra egli cavò il coltello, lo rimise dentro alla ferita, e pigiando forte ne conficcò la punta nelle zolle. « Quando V.erià 1.0 marito, esclamò il Conte, tu gli racconterai ancora questo Udendo ciò m'invase il fu- rore, nemico sempre al - buon .fine dei Concepiti disegni, e gridai al vassallo: « va dunque, avverti il tuo padrone che il marito di Annetta Riparella . è 'ritornato, e che stanotte lo visiterà in casa sua com'è dovere ». E non mancai alla promessa, perchè, sovvenuto dai più arrisicati fra- i miei compagni, assaltai la ròcca„ saccheggiai ed arsi il palazzo. Bruciai il covo, ma la volpe 'si era salvata. Il Conte non avendo forza da . resistere, ,partì- subito a precipizio; e tanta fu la fretta di cansarsi di là, che penetrato nella sua stanza rin- venni sul' tavolino una lettera a mezzo scritta (3). Se mai un giorno andrete alla ròcca, voi potrete vedere i segni della mia vendetta impressi col fuoco sopra le muraglie Che. cosa mi avanzava nel mondo, e che cosa mi avanza adesso? Vendicarmi, e morire. Però avendo contato discretamente tutto il Mio caso al signor Marco,' egli lodommi molto nel 'partito preso, .mi confortò a perseverarvi, e mi fece offerte da fratello; poi, comecchè Malvolentieri, richiedendola io, mi dava licenza. Rasi i capelli e la barba, mutate le vesti mi 'ridussi 33

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