Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

NOTE (1) Il mondo è libro dove il senno eterno Scrisse i proprii concetti . . . . Fra TOMMASO CAMPANELLA. Poesie scritte da lui durante la ventisettenne sua prigionia. (2) È cosa universalmente nota, come i chierici nei tempi feudali fos- sero guerrieri. Carlo Magno avendo osservato che un vescovo, novellamente eletto da lui, invece di farsi accostare il destriero al muricciòlo , vi saltò sopra di un lancio così abbrivato, che per poco non cadde dall' altra parte, lo ritenne per suo compagno di arme. Le orazioni dei vescovi per ordi- nario finivano COSÌ: « fu buon chierico, e prode uomo di arme ». In Allemagna furono deposti parecchi vescovi perché poco valorosi. Il Vescovo di Ratisbona , combattendo per lo imperatore Ludovico il Bavaro contro gli Ungheresi, n' ebbe mozzo uno orecchio. Alla battaglia di Hastings, dalla parte dei Normanni, il Vescovo di Bayeux , fratellastro di Guglielmo il bastardo, dopo avere celebrato la messa allo esercito montò sopra un gran corsiero di guerra , e si mise alla testa della sua banda: dalla parte dei Sassoni combatterono l' Abbate d' Hida con dodici monaci, e vi rimasero tutti Morti. Riccardo Cuor-di-leone guerreggiando contro Filippo re di Francia fece prigioniero il Vescovo di Beauvais della casa di Dreux. 11 Papa avendolo reclamato come suo figliuolo, ricevè un giorno per parte di Riccardo la corazza del vescoVo intrisa di sangue, con le parole dei figli di Giacobbe-al padre: « guarda se questa è la vesta del tuo figliuolo ». Non si finirebbe più con simili esempii. Nei tempi prossimi alla nostra storia il terribile Cardinale di Rickelieu, vestito da cavaliere, andava a visitare la Cortigiana Marion Delorme , e conduceva in persona l'assedio della Roccella contro gli Ugonotti. Il suo suaessore ,Cardinale Mazzarino, travestito parirnente da cavaliere, recavasi notte tempo nelle stanze di Anna di Austria (madre del re. Del Cardinale di Retz non importa parlare , dacchè ci rimangono le sue memorie per informarci dei suoi detti, e gesti. In Italia, circa a questi tempi, ebbe qualche celebrità Napoleone Orsini abate di Farfa, condottiero di ventura, che, dopo avere militato pei Fiorentini contro il Papa, tornato in grazia di questo, fu contro Firenze per sottoporla al giogo dei Medici. (3) POPE, Lettera di Eloisa ad Abelardo. — Il verso citato è tolto dalla versione italiana, fatta con assai bel garbo in terza rima dallo abate 'Conti. (4) L' Upas di Giava, pianta che cresce nelle solitudini, e rara. I giavanesi n' estraggono il famoso upas tiente, col quale avvelenano di. mortalissimo tossico le loro frecce. Le altre qualità 'attribuite a questo albero, come quella di far morire chi si addormenta alla sua ombra,, alcuni naturalisti ritengono per favolose. Avvi un altro albero, che i francesi chiamano Mancinelliero, e noi Mancinella, a cui si attribuiscono- le medesime qualità dell'Upas, credute del pari esagerate. Eppure anche fra i nostri alberi se ne annoverano alcuni dei quali l'ombra è certamente funesta, come, per esempio, il flOCC. — DARW1N, Amori delle Piante.

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