Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XIII. IL TRADIMENTO 991 mentre a noi avanzano poche stille per .saziare la sete. Eppure io mi sentirei cuore e mente da superarli; o se la for- tuna mi avesse dato uno 'impero, o. soglio pontificio, avrei così spigolato' nel vostro campo, o Imperatori augustissimi , da non invidiarvi la raccolta.. L'arte può supplire, ed. anche superare la forza: vi •sono diamanti i quali, sebbene piccoli, vincono con la limpidità della loro acqua gemme di mole maggiore. Peccato galoppa, galoppa; poca è la via che rimane... _ portatili nello inferno . di carriera . serrata... Un bussare precipitoso alla porta segreta interruppe il corso delle sue malvage riflessioni: credendo fosse Marzio venuto per qualche subito caso, Si accostò in fretta, ed aperse. Olimpio. andante, col capo bendato di una tela sanguinosa proruppe dentro la stanza, volgendo il capo indietro come uomo che sospetti essere inseguito, e si gettò a sedere. asCiugandosi col' braecio il sudore della fronte. Don Francesco, comecChè peritissimo a dissiMulare male poteva nascondere la 'sorpresa e il dispetto alla vista di costui; pure fingendo • alla meglio, che potè, lo andava..interrogando . - E qual diavolo ti sbalestra in questo arnese, e in questa ora quaggiù? Tu sei ferito! Quale stroppio è egli accaduto? — Traditi, .don Francesco, traditi; ma giuro a Dio e agli apostoli Pietro e Paolo; che prima di morire io vo scannare quel brutto Giuda traditore, fosse anche mio padre. — Traditi! E come Può essere? Ma tu grondi' .sangue! — Non vi badate; egli è un nonnulla, come sarebbe a dire una ,sopraccarta di pistolettata... la palla mi ha fregato la testa, e nulla più. — 'Bene; dunque, Olimpio, accomodati a tuo grande agio, e narrami distesamente quello che. ti ,avvenne. ,Stanotte correva la impresa di sua Eccellenza il Duca di Altemps,. dalla quale mi sconsigliava. una voce, che sentiva mormorare qui 'dentro— e se non era cotesto Asino dannato io aveva . deciso di provare un, po' se, adoperandovi i piedi e le mani, mi fosse riuscito tornare uomo dabbene, o lì per lì; ma nel più bello la secchia è- ricascata nel pozzo. -L' Asino sta fra me. e il paradiso...

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