Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XII. - DELLO ASINO 215 si conoscevano Turchi... non sapete elle io parlo dì quando Virginio ammazzò la sua figliuola honestatis causa? I Greci pertanto come somministrarono ai progenitori nostri notizia delle ottime leggi, così dettero a noi esempio umanissimo del modo da praticarsi verso il nostro antico compagno Marco. Gli Ateniesi, dopo avere fabbricato un magnifico tempio, chiamato Ecatompedone, a Minerva, eh' era, come sarebbe a dire, una santa per cotesti tempi... — O adesso, che cosa ne hanno fatto di cotesta santa? - Giannicchio , non m' interrompete.. . i Greci affrancarono da ogni fatica gli Asini e i Muli che si erano travagliati intorno a quel lavoro, e li dichiararono signori e padroni di vagare e pascere dove meglio venisse loro talento; e si legge eziandio in certo libro stampato, come uno di eotesti Asini vivesse interi ottant' anni (10). — Quasi quanto .. Che maledetto vizio! Ma Verdiana non.., — Sarà stato un miracolo di santa Minerva... -- Ma Giannicchio non m' interrompete. Minerva non poteva operare miracoli - perchè adesso ella sarebbe, come dire, un diavolo. — Come un diavolo? O a Roma non ci è pure Santa Maria della Minerva? Possibile che, secondo voi, vi fosse adesso una Santa Maria del diavolo? — Ma Verdiana, per l' anior di Dio, lasciatemi parlare; queste altre cose vi spiegherò a suo tempo per filo e per segno ... - Purchè facciate presto... — Omnia tempus habent, cara mia; ogni frutto ha la sua stagione. — Si, ma ponete mente che noi abbiamo anni quanto lo Asino di Atene. . . Don Cirillo, per liberarsi da cotesto fastidio delle interruzioni, male oggimai diventato incurabile in casa sua, precipitò il discorso, aggiungendo: — Per le quali considerazioni ed esempii io propongo che si abbia a giubbilare Marco, facendogli *le spese come buono e fedele servitore finchè a Dio piaccia di tenerlo fra noi.

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