Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. X. — IL CONVITO 175 apprestato da Domiziano ai Senatori (9). Però, non dubitate, io vi prometto di non ordinare: fuori le frutta (10). Incauti! E non sapete voi, che se il Cènci non è più come in sua gioventù ferro rosso, pure si mantiene rovente quanto basta' da bruciare? - anzi più spesso l' uomo si scotta • al ferro mezzo arroventato, che al ferro rosso: - notatelo bene. La mia'Nendetta si assomiglia alla lettera suggellata dei re. Una morte essa contiene di certo; quando, dove, e su cui scoppierà s'ignora. Lasciatemi in pace, e passato che abbiate cotesto obliate tutto. Siavi l' accaduto come un sogno, che l'uomo aborre ricordarsi desto. Avvertite, la parola è alata: simile al corvo del!' Area, non torna più addietro; ma si trattiene fuori spesso a pascersi di cadaveri, e qualche volta ne fa. Se poi vi dilettaste di sentirvi la gola mutata in canna da flauto - allora parlerete. - I convitati a viso basso, quale fatto stupido per orrore, quale con la rabbia nell' anima, ma spaventati tutti, Si dipartivano. Beatrice scossa la testa, e, come costumava, dalla fronte rigettatesi con impeto dietro le spalle le chiome , -gli rampognava gridando: — Codardi! Sangue latino voi! Voi figli degli antichi Romani ? Sì, come i lombrichi sono ligli del cavallo spento in battaglia! Un vecchio vi atterrisce? Pochi masnadieri vi agghiacciano il sangue? Voi partite... partite, e lasciate due deboli donne ,e un misero fanciullo in mano a costui... ;tre cuori palpitanti siitto gli artigli dello avvoltoio. Udiste? Ei non lo dissimula... - ci farà morire - e nonostante ciò deh! gentiluomini, ponete mente alle mie parole, e intendete più che esse non possono... non devono dirvi - e nonostante ciò, egli è questo il minor male che io pavento da lui. Di voi altri Sacerdoti non parlo; ma voi, Cavalieri, quando cingeste la: spada o non giuraste voi difendere la vedova e l'orfano?.. Noi siamo peggio che orfani . . essi non hanno padre, noi abbiamo per padre un carnefice... rammentate le vostre figlie, nobili Cavalieri... rammentate le vostre figlie, Padri cristiani... ed abbiate pietà di noi... conduceteci a casa vostra.

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