Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

146 BEATRICE CÈNC1 nostri antenati non avessero fondato i fidecommissi, ed io non attendessi a imitarli in questa lodevolissima pratica, ma sapete mia cara Signora, e spettabile nuora mia, che io andrei pensoso — ma pensoso davvero intorno alla sorte dei vostri fi- gli, e miei nepoti ? Nonostante ciò, mi sembra che con duemila ducati annui si possa provvedere alle necessità, ed anche alle comodità della vostra famiglia. — Ma Giacomo afferma che voi gliela trattenete, e che gli gettate pochi scudi, così di tanto in tanto, piuttosto in segno di oltraggio, che in sollievo della sua miseria. . . — Egli lo afferma? E forse anche lo giura con la stessa parola di gentiluomo onorato con la quale vi accertava me sciente, e consenziente del vostro matrimonio? — Io non vi giuro, perchè mi è stato insegnato che il parlare del Cristiano ha da essere: sì, sì; no, no. . . Ma ecco, chiaritevi di per voi stessa sopra i libri di casa ( e preso un libro di ricordi lo aperse, glielo pose sott' occhio segnandole col dito diverse partite, che la nuora si astenne di leggere) se gli sia stata pagata, o no, la pensione pattuita. Poichè questo sciagurato riduce il suo genitore alla umiliazione di giustificarsi, le pietre stesse insorgeranno per fare testimonianza contro di lui. — Calunnia e sempre calunnia ingiustissima, eppure non è la più trista delle colpe, che deva rimproverare a Giacomo il mio cuore paterno! Ma i miei dolori devono rimanere sepolti qua dentro. Ahimè! Francesco Cènci, quanto sei misero padre, ed infelice vecchio... Ahimè! — E si cuopriva con ambedue le mani h faccia. Luisa alla venerabile sembianza , allo accento di uno affanno così profondo si sentiva commossa. Il perverso, sempre con voce di lamento, proseguiva dicendo: — Potessi almeno trovare un cuore col quale sfogare la immensa amarezza dell' anima mial. . . — Padre mio! — Signor Conte. . . ed io pure sono madre e sposa infelicissima, — sfogatevi . . . noi piangeremo segretamente insieme. . . — Egregia donna! Mia buona figliuola! No — no — la religione della moglie consiste nello stare attaccata come osso

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