Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

44 BEATRICE CÈNCI da casa vostra... questa onta, voi intendete, è insopportabile per una gentildonna romana. . . • — Certo, farvi inoglie del mio figliuolo primogenito sul quale aveva riposto ogni mia tenerezza come ogni Mio orgoglio, -- senza pure impetrare il mio consenso., — anzi senza domandarmi la benedizione paterna: — ma che parlo di benedizione e di consenso? senza pur farmene un semplice motto, — parmi tale oblio di ogni autorità, tale un disprezzo di qua- lunque reverenza, che il cuore di un padre non può astenersi di gemerne profondamente. In quanto poi al cacciarvi dalla mia presenza, perdonate, — ma la mia nuora, come colei che sente essere gentildonna romana, dovrebbe sapere, che un barone romana non può mai mancare di cortesia verso una donna, anche quando potesse riuscirgli per avventura molesta. . . E siccome Lujpa, punta dalla sottile allusione al suo umile lignaggio, stava per rispondere con vivezza, l' astuto vecchio, che bene se ne accorse dal colore vermiglio che le si diffuse su per le guance, si affrettava soggiungere con voce soavissima: — Molto più che avendo voi sortito onesti natali, e predicandovi la fama valorosa donna;; io non avrei trovato ragionevole causa per oppormi a queste nozze. Neppure avrebbero fatto ostacolo le mediocri sostanze della vostra famiglia sia perclaè la mia casa non ne abbisogni, sia perché la fortuna .faccia delle ricchezze come il mare delle acque, che ne cuopre e ne discuopre i lidi senza posa; e a me talentò sempre piuttosto •virtù senza danaro, che dovizie con superbia, con malignità, o con istolidezza. . . • .- - Don Francesco, duolmi per iscolpare me dovere appuntare •altrui; ma importa che. sappiate come Giacomo, vinto dalla sua passimie,: m' ingannasse affermandomi, sotto parola . di gentiluomo • onorato, voi sciente e consenziente le . -nostre nozze: solo per certi particolari riguardi desiderare, che i nostri .sponsali rimanessero per alcun .tempo celati. . — Ed ecco come •— esclamò il -Conte percuotendo di- forza con un piede il pavimento — il dispre2zo del primo dovere

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