Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

119 diabolo revertentes, et ad diabottuni transeuntes. BROMTON apud MICRELET, Storia dei Francesi, t. III.p. 379. — Le infamie della famiglia dei Cènci, pur troppo in cotesti tempi comuni a parecchie famiglie (i' Italia, assai si rassomigliano a quelle dei Plantageneti. La barbarie, o la società corrotta sogliono partorire, ì medesimi frutti. Onde non paia, che per noi la malvagità umana venga esagerata, leggasi la famiglia Plantageneta qual fosse, secondo che ci racconta il medesimo MICRELET nel luogo citato .« Fu casa piena di sangue, e di perfidia. Certa volta, che il re Enrico venne a conferenza co' figli suoi, i soldati loro trassero le armi contro di lui. I figli di.Guglielmo il Conquistatore più di una volta nel paterno petto puntarono la spada.. .Folco aveva messo il piè sul collo al figlio, debellato.• La gelosa Eleonora, veemente e vendicativa come Urina di paese meridionale, coltivò la turbolenza e la ribellione dei figli educandoli al parricidio. Questi HO, nei quali si mescolava il sangue di tante diverse razze normanna, aquitatta e sassone, pareva riunissero, oltre l' orgoglio dei Folchi di Angiò e dei Guglielnai d' Inghilterra , tutte le opposizioni, gli odii e le discordie delle razze donde uscivano. N on seppero mai se derivassero da mezzogiorno, o da tramontana: quello che sapevano si. era, che uno odiava altro, e li padre odiavano più di tutti. Riandando la genealogia loro incontravano in qualunque grado o stupro, o ratto, o incesto, o parricidio. Un santo uomo profetò all' avo di costoro, quando certa femmina rapita al suo consorte gli partorì Eleonora : « da voi non può nascere nulla di buono ». Eleonora fu druda del padre di Enrico III, e i figli eh' ella ebbe da questo correvano pericolo di trovarsi fratelli del proprio padre. Intorno a lui citavano il detto di santo Bernardo: « dal diavolo viewne, al diavolo ritornerà. » Riccardo, uno di questa stirpe, affermava altrettanto. Quando un Chierico con la croce in mano andò a scongiurare Goffredo di riconciliarsi col padre, e non imitare Assalonne : « E che ? rispose il giovane, vorresti tu ch' io mi spogliassi del mio diritto di nascita ? » A Dio "non Piaccia, signor mio, rispose il Sacerdote; io non voglio cosa, che vi apporti danno. « Tu non comprendi le 'mie parole, soggiunse il Conte di Brettagna ; è destino della nostra stirpe odiarci, e veruno di .noi renunzierà a questo retaggio ». Correva certa tradizione popolare intorno ad una antica contessa di Angiò ava dei Plantageneti , la quale era questa: suo marito, dicevano, aveva notato che di rado andava a messa, e sempre usciva alle segrete: deliberò per- - tanto di farla tenere in quel punto da quattro scudieri; ma ella lasciò loro il mantello nelle mani, e volò via dalla finestra senza comparire più ». Nei tempi in cui visse Francesco Cenci, per tacere di moltissimi latti, Damley re di Scozia ammazza Riccio in camera di sua moglie Maria Stuarda la • quale adultera con Bothwell , e fa ammazzare il marito Damley. Elisabetta commette ad Amia Paulet avvelenare Maria Stuarda ; questa consente, che Elisabetta venga trucidata da Sauvage, ed altri sei gentiluomini. Enrico III fa scannare a tradimento il Duca, e il Cardinale di Guisa. Filippo II commetteva- ad Antonio Perez suo ministro l' omicidio di Escovedo segretario di Don Giovanni di Austria; e basta. Ora quando i principi sono violenti, traditori, fedifraghi, qual maraviglia è mai che i sudditi gl' imitino? Il pesce incomincia a infracidire dal capo, dice il proverbio greco, e due esempii buoni fanno più profitto di una dozzina di ammonimenti.

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