Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

118 (10) - Fu sparsa voce, che Lord Byron si comportasse verso la sua moglie MibbanIc presso a poco come il Conte Céllei con la Lucrezia Petroni. Nelle Conversazioni del capitano Medwin Lord Byron così si esprime intorno a questo argomento: « Mi accusano averle ,detto, salendo in carrozza, ch' io l' aveva sposata per dispetto , e perché ella mi aveva rifiutato due volte. Comeccbè io rimanessi, anziché no, impermalito della sua repugnanza ,. ocome meglio vi piaccia chiamarla , sono convinto che se avessi adoperato seco lei un linguaggio così poco gentile, per non dire brutale, 'Lady Byron mi avrebbe piantato in carrozza con la cameriera; ella non è donna da sopportare simili affronti ». Lady Byron gode una triste celebrità per le angustie arrecate al suo inclito Sposo: possano le mogli buone aborrire da questa sorta di fama ! La figlia di Lord Byron, viaggiando in Italia, visitò tutti i luoghi dove aveva albergato suo padre. Mi narrano eh' ella si recasse a Montenero, dov' egli stette Prima di andare a Genova : vi si portò sola, accompagnata dalla sna pietà. Sua 'madre non le VerMetteva guardare il ritratto di suo padre , che teneva coperto di un velo nere come quello di Marino Faliero decapitato pro criminibus. Itia figlia si mostrò degna della magnifica 'invocazione delle Child-Harold , e la madre dell' allusione del personaggio Inez nel Don Giovanni. La figlia di Lord Byron presto moriva, la moglie -tuttavia vive, ed è ragione; avvegnachè a viver molto, ammoniva certo Vescovo di buono umore, Si richiedano principalmente due cose.: stomaco buono, e cuor cattivo. (i1) « Mi chiedete se Lady Byron mi abbia mai amato? Ho già risposto a questa interrogazione. No: era di moda quando ella apparve nel mondo, ed io aveva fama di rompicollo, e di vagheggino : ora le femmine amano molto queste' due Maniere di uomini ; . ella. mi sposò per vanità, e con la speranza di convertirmi, e d' incatenarmi ai subi piedi ». MEnwiN, Conversazioni di Lord Byron, p. O. (12) Fatto noto, che se ti piace puoi leggere in Svetonio, e lo merita perché è bellissimo , come quello che dimostra le stupore affannoso dell' ambizione resa sterminatamente presuntuosa dalla fortuna. I Tedeschi sterminarono due' legioni di- Romani ladroni 'antichi del mondo, che andarono ad opprimerli in casa loro , e fecero bene. Arminio , o Herman , uomo di guerra (donde il nome di Germani) generoso capo del popolo dei Cheruschi, a buon diritto forma adesso altero vanto• della Germania. Popoli e re gli eressero statue, e di recente il Re di Baviera collocò la sua immagine nel Faux-hall : poeti illustri lo celebrarono ; Klopstock, il cantore della Messiade, fra gli. altri ( e veramente- chi cantò le glorie dei divino Redentore meritava dire le lodi dello eroe della indipendenza della patria) : nè il prode Tedesco- mancò d' illustrazione fra noi , che il gentilissimo Ippolito Pindemonte lo tolse a soggetto 'di nobile tragedia. (13) La dote di Luisa Vellia, moglie di don 'Giacomo Cenci, fu di scudi diecimila, come si ricava dal chirografo del luglio 1600 col quale Clemente VIII conferisce faceltà a Monsignore Taverna di transigere le liti 'dei Cènci : et prcesertim• quod ejus dotem scUtorum 10m. eidem Jacobo prc8solutam usque modo recitperare minim.c potuit. (14. ) Biccardo Cuore-di-Leone della iniqua suà stirpe diceva: « Non esse mirandum si de tali genere proeedentes mutuo se infestent tanquam de.

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