Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

120 (15) La empietà dei Cènci non era _derivata da una sola setta, bensì partecipava di tutte, e ne aggiungeva di suo. Lo spregio dell' ostia sembra che lo imparasse dagli Albigesi, specie di Manichei di Linguadoca , i quali « annullavano i sacramenti della ChieSa così alla ricisa, che pubblicamente insegnassero: non correre divario alcuno fra l' acqua del battesimo, e _quella del fiume; 1' ostia del santissimo corpo di Gesù Cristo pane comune, insinuando alle orecchie del semplici questa bestemmia orribile: che quando ancora il corpo di Gesù Cristo fosse stato grande come le Alpi, da lungo tempo l' avriano logoro thtti quelli che ne avevano mangiato cc. Estratto di un antico registro della Inquisizione di Carcassona apud MICIIELET, Op. dl. t. III, p. 41./. — Ma figlia del perverso pensiero del Conte Cènci era la empietà, che si affaticava stillare nell' animò di Beatrice, per vincere il suo errore da commettere incesto, come dal connubio del padre con la figliuola nascessero santi; ,anzi i maggiori santi, che sieno vissuti nel mondo, avere avuto per padre il proprio nonno. Manoscritto intorno alla scale- ' rata vita, e miserabile morte da conte Francesco Cènci — presso di me — p. 2.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==