Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. VII. - LA CHIESA DI SAN TOMMASO 113 le orecchie; le mie parole sono della natura delle stimate del mio serafico patrono San Francesco: bruciano le carni., forano le ossa . . . . dopo morte ancora se ne distingue il segno. . Lucrezia • Bernardino tutti tremanti si erano cacciati a corsa dietro a Giacomo; Beatrice rimase sola, immobile, a capo della bara. — E tu non tremi? le domandò il padre. Beatrice senza rispondergli, volgendosi con pietosissimo atto a mani giunte verso altare, disse : , — Santissimo Crocifisso usate misericordia a quella povera anima. . . — Stolta! Che parli tu di Crocifissi? Qui non vi é Cristo, né Dio. . . — Silenzio, vecchio pensate che da un punto ali' altro potreste comparire davanti il suo tribunale; ed egli solo . . . egli solo può perdonarvi, e salvarvi. . . Il vecchio ridendo, come lo consiglia il suo fiero talento, digrigna: — Vuoi tu avere una prova che non vi è Cristo, nè Dio? Eccola. — E saliti i gradini dell'altare, forte percuotendo col pugno chiuso la tavola di marmo, proseguiva: — Cristo, se sei sopra questo altare, consacrato da un vescovo che dicono, e che io non credo, santo, dinanzi al tuo ciborio, alla presenza della ostia dentro la quale ti confina la stupidità dei credenti (15), io ti rinnego dieci volte e cento: confesso il mio peccato di non averti offeso abbastanza fin qui, e mi propongo fermamente, d'ora in poi, offenderti in pensieri, in opere e in omissioni con tutti i sentimenti del corpo, tutta la forza della volontà, tutte le potenze dell' anima. . . Se sai, e se puoi, inceneriscimi:... io ti sfido a fulminarmi— E qui piegava il collo su l' altare; e, trat- tenutosi alquanto,.per bene tre volte gridò: non odi? — In fine levò audacemente il capo maledetto: le membra gli tremavano, non l' anima. Guardò la figlia: gli occhi grinzosi a mano a mano gli si stringevano, e ridevano il riso 15

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