Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

1 t2 BEATRICE ClbANC.I d' oro. — Provvederò da me stesso, e fie meglio così; per- ehè l' uomo, finchè il fiato gli dura, non deve commettere il pensiero delle sue vendette a nessuno neanche a Dio. — Andate; liberatemi dalla vostra odiata presenza. — Andate. E con la mano fece segno respingerli da se: ma ad un tratto, mutato pensiero, accorse dietro Giacomo, e, afferratolo pel braccio manco, lo costrinse a tornare indietro; poi guardandolo fisso, accostato il suo al volto di lui, gli favellò: — Tu ti sei lamentato, che non hai camicie: . infin- gardo! Va al sepolcro di colei che ti fu madre; scoperchialo, levane il lenzuolo dentro il quale venne avvolta, e portalo a tua moglie onde ne faccia camicie ai tuoi figliuoli: così potessero, come quella di Nesso, incenerirli tutti! — Tu le dirai che ne faccia avanzare due pezzi: uno per cuoprirti il viso quando morirai di mala morte, e l' altro per asciugarsi le lacrime, — se sarà così stolida di spargerne per tanto vile — tanto abietto — tanto schifoso uomo come sei tu... — Per Dio! lasciatemi, Conte... urlava Giacomo tremando e fremendo, mentre adoperava gli estremi sforzi per isvinco- ,. }arsi dalle mani del truce vecchio. — No, io non ti lascerò finché non ti abbia insegnato a procacciare quanto fa d' uopo al tuo' bisogno. Vuoi pane pei tuoi figli? Portati a casa un pugno di cenere di tua madre, ed empine loro la bocca.., i serpenti si nutriscono di terra. O piuttosto va, e porta la mia maledizione, di cui .faccio loro dono irrevocabile inter vivos... tu la spargerai sopra i loro capi infantili... sta di buono animo, essa non cadrà su pietre, nè sopra spine.., non torcere il viso.., io ti dico la verità: è costume della nostra famiglia, che i figliuoli odiino il padre; dal diavolo nasciamo, al diavolo ritorneremo (14); la maledizione, che avrai sparsa alla sementa, ti sarà resa moltiplicata a raccolta. Fra la tua moglie e te d'ora in avanti non corrano altre parole, che di obbrobrio e di rissa: ti respinga da letto, te lo contamini; ti diventi la vita un supplizio, la morte un sollievo... E più diceva se Giacomo, con una violenta strappata liberando il braccio, non fuggiva turandosi con le mani le orecchie. — Va... va - continuava il fiero vecchio; - invano ti chiudi

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