Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. VII. - LA CIIIEgA DI SAN TOMMASO 107 - Vi sono sventure, come vi sono infermi a cui non vale virtù di senno, nè virtù di farmaco. Io non nego la pietà, la parentela, l' amore. . . io nulla nego 5 ma tutto in mano al potente diventa arme atta a percuotere, e in mano dei debole diventa vetro per ferirlo. Contempla, sorella, quale e quanta sia l'abiezione a cui Mi trovo condotto. Io non ho vesti per cuoprirmi ; mi mancano perfino camicie: io non ho modo per curare la mondizie del corpo, di cui il difetto tanto umilia il gentiluomo. Ma questo sarebbe poco dolore se affliggesse me solo; ho quattro figli, e spesso mi manca tanto da sostentarli, non che d' altro, di pane. Dei due mila scudi annui, che il padre dovrebbe pagarmi per decreto del Papa, appena, ed a stento, mi dà la ottava parte; i frutti della dote di Luisa mi nega (13); onde io sovente, tornando a casa, trovo miei figliuoli nudi, la madre piangente, e tutti domandare del pane. .. Ah! che cosa posso darvi? Prendete, mangiate le mie carni. Sì, per Dio, le mie carni! egregio cibo, in verità, le mie carni estenuate dal digiuno, e riarse dalla febbre! Fuggo da casa mia per sottrarmi a cotesti gridi; ma la disperazione viene meco , e mi ricinge a mille doppi la vita con le sue spire orribili di serpe, mentre i suoi denti avvelenati mi mordono il cuore. — Ma perchè non ricorriamo al Papa ? VI ricorse pure Olimpia, e con ottimo successo? — E non vi ricorsi io? Mi prostrai ai suoi piedi; bagnai il pavimento di lacrime ; pregai pei figli miei , per voi , ed anche per me : gli esposi a parte a parte le paterne enormezze; non gli nascosi nè anche le più riposte, e più infami; lo supplicai, per quel Dio che presume rappresentare in terra, a volerci prendere sollecito ed efficace riparo. L' austero vecchio non si commosse , non battè ciglio; mi pareva raccomandarmi alla statua di bronzo di san Pietro, di cui i piedi sono logori dai baci; e sempre freddi. Mi ascoltò con faccia di pietra; tenne ognor fitti nei miei gli occhi suoi grigi, e pesi come di piombo5. poi pronunziò lento queste parole, che mi caddero su anima a modo di fiocchi di neve : « Guai « ai figli che manifestano le vergogne paterne! Cani per

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