Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

-29vranità ai popoli. I popoli sono padroni di sè c non hanno giudice che Dio; è principio uuiversale di dritto immutabile che già trionfa in ogni parte, c che non è impugnato nè po'trà esserlo mai da.lla Santa Sede. Ed. il dritto canonico , conservatore ùclle antiche tradizioni c di scipline della Chiesa va lan l' oltre su questo argomento della volontà e dclJa opinione pubblica, che fra le pochissime cause per le f[Uali un Vescovo , indissolubilmente e con carattere indelebile legato alla sua Chiesa, può essere rimosso dalla sua sede, novera quella dell'odio pubblico di una sola parte dei suoi figli spirituali - quem mala plebs oderit - Ed è forse i sp irato a questo concetto degli antichi legislatori della Chiesa , che il cardinale Pacca , venerabile e dollo Decano del sacro collegio , esprimeva L'opinione che a maggior gloria della Santa Sede forse riuscirebbe il deporre il dominio temporale degli sta ti Romani. E forse anche quel virtuoso dignitario della Chiesa aborriva dal vedere lo stato di contradizione nel quale è costre tto continuamente a trovarsi il capo della cristianità col principe di Roma. I principi laici hanno dritto di fare o almeno fanno cose che sono vietalc ai ministri di una relig·ione di pace. In fatti S. Ambrogio respingeva dal tempio il g·uerriero macchiato di sangue; l'arcivescovo Bedini, lega to del papa, assisteva gli austriaci bombardanti la cattolica Bologna in nome di Sua Santità! I sacerdoti perdonano l' uomo pcntito e lo abbracciano in nome di Dio ; i prelati della Sacra Consulta ordinano che sia fucilato. I confessori ascoltano i credenti ed acquistano la certezza che ful'ono ingiustamente calunniati; c dopo pochi· momenti si assidono pro tribunali e li condannano con la certezza che sono innocenti. I Governi secolari aboliscono la peua

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