L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-33st' ultimo a\leva al fianco il Ministro Rossi. TI capo della Giovine Italia non poteva spuntarla sì facilmente e aprirsi la strada al Campidoglio. Gli bisognava qualche nome meno sospello del suo per metler1o innanzi all'attacco. « Non guardiamo punto, scriveva a' suoi discepoli, non guardiamo punto ad impiegare oeH' opera santa qualche iniziatore profano. Quando lo strumento ha fatto 1' ufficio suo, si butta via : se ne prende un altro e si tira avanti finchè non venga il momento ». Questa è politica sopraffina, come si vede. Nel partito costituzionale medesimo sep · pe trova re la Giovine Italia i suoi iniziatori: a Roma un l\'Iamiaoi; a Firenze un Montanelli: io Piemonte un Ministero democratico a cui il Gioberti doveva far da compare. ••• Rivoluzioni di Firenze, e di Roma. Cominciavasi dalla Toscana. l radicali si get· tarono su questa · parte d'Italia per cominciare l' opera santa di seminare a piena mano repubbliche sulle altre parti della penisola. Avevano ragione. Benchè la Toscana sia il paese meno fatto per la repubblica e le riforme Leopoldine v' abbiano tanto radicato il principio democratico da render ridicolo colui che venisse a parlaroe come di cos3 nuova dopo ottant'anni che quel principio è nelle istituzioni del paese, pur tutta_volta la Giovine Italia potè · far del bac3

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