L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-28Checche oe foss~. la questione della guerra immediata fu agit,-lta da due partiti. Quelli che non volevano, almer,o sul momento, la gutlrra, passarono per fabi patriolli senza guardal'e al merito loro anteriore: passarono per reazionarii o codini nome di scherno appropriato ai gesuitaoti, agli o.scuranlisti e nrgli ultimi tempi ai moderati d'ogni partito. Gli t~saftati p~r lo contrario si chiamarono democratici, ilimandarono ministeri democratiri, si gittarono in5omma nell1 via del tumulto. via pericolosa, anzi e~iziale aorhe negli ultimi tempi alfa Francia. L'esempio avrebbe dvvuto giovare all'Italia, Quì, come coJà, un opposizione imprevidente trascinò il popolo alla repubblica. Una parola sacramentale le ha servito di passaporto . lo Francia sì g~idò viva la Riforma Io Italia viva la costituente senza che la guardia nazionale del 23 febbraio vi vedesse più chiaro. In Italia bisog· a costantemPnte ed essenzialmente gridar qualebe cosa. Dopo aver gridato per due anni viva le riforme, la lega, la costituzione, Pio IX e tolti i Principi e un tempo anche il Re di Napoli, venne la mocla di gridare Viva la Costituente. Costituente di che? sfidiamo a dircelo chiaramente i Tribuoi di Genova e di Livorno e i sapientoni del Circolo Romano. Era questa costituente una convenzio, ne unitaria, una dieta federale~ Oppure uo' ~. ssemblea eletta nei singoli sl<lli per preparare una particolare costituzione? V'era un po' d'ogni cosa. Era un espressione ela5tica che tira vnsi in tuili i versi. l.' aveva trovata a Milano e con-

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