Non v' ha fifa loro la più piccol~, istruzione, on?e .r~n: darsi ne' punli di mora!e , e dell osservanza, de ~·v•~! con1andamenti; n1a ogn1 cosa è aceordata a destderu della concupiscenza e della dcp1:avata natura. Le assemblee de' sellar i i, quelle ancora nelle quali si coniarono le confessioni di fede per le nuove religio.. ni non possono esser messe per la dottrina, santità e co~corso di varie nazioni a~ confronto co' concilii generali della chiesa romana, n è co"padri che vi assisterono. I principii, su' quali camminano i protestanti, a calcolar tutto, non sono a t li a formare una buona co- ~ scienza degna d~ nonl cristiano. l loro tninistri non hanno quasi altro in bocca, che calunnie inventate per metter in discredito la religione cattolica. Eglino danno una ingannevole vernice alle pericolose massime della propria lor religione, e ad ogni cosa che tende alla perdizione delle anime che sono guidate da loro. l più tepidi e liber.i cattolici non sono peggiori dei ~nigliori e più zelanti fra~ protestanti. N i un cattolico abbracciò mai altra religione a motivo di vivere una vita più pia; ma al contrario per vivere una vita più larga. J_;e ScrilturA in più Juoghi ci danno chiararnente ~d intendere che la speranza, la carità, la penitenza, le limosine e le altre opere di misericordia sono meritorie di eterna vita; il cl1e n~gano i nostri pretesi riforrnatori sul falso principio, che basta la sola fede. A vvien so-vente, elle i protestanti, i quali sono stati molto. dissoluq in vita, desiderino di nlorire, e muojano effetltvamente nella fede della chiesa cattolica romana· · . . ' m~ ~o• n~n tro-v•amo, cqe alcuq cattolico giammai bram• d t fare •l.suo u'ti~o pass~ggio in verun altra religione. Per ultimo ffil convien confessare essermi stato sempre di grave scandalo il vedere, che i ministri di lutt~ ~e sette, b~nch~ eglino esaltino grandemente i meri h e la soddisfazione di Gesù Cris.to, negligentano
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