Melchiorre Missirini - Di ventotto statue in marmo ...

-= tO - sto grande subicllo con altra statua di Dante sedente collocata nelle sa le dell ' Accademia lettera· ria di Livorno. Ma se quel modello procacciò al s:Jo Autore moltn lode pc t· la tranquillità della po· sa , la severi tà elci carattere, c il rigore di tutta la persona ; questo nuovo simulacro , che sorge in piedi, commendasi maggiormente al pubblico voto, pcrchè non solo racchiude l' uusterità, dote insepa rabile da tale figura, ma ci porge visibile in· dizio dell' alto disdegno che invadea il Poeta, e di quella inspirazione, che lo traea oltre i termini della Creazione, oltre i confini dell' umano pensiero. 2.0 Il Leonardo da Vinci si volle che uscisse dal marmo per lo scalpello del Pampaloni. Chi non conosce il merito di questo artista vero seguace della natura? Cbi non ammirò, le severesue statue dc' due sublimi architettori della Catt ed rale di Firenze , e specialmente il suo r aro valore ne' soggetti delicati, condotti con tanta ingenuità, candore, innocenza e grazia? Basta per tutti la bellissima Cloe , vergine pudica, che t ' incanta c t'innamora. Ma nel modello del Leonardo spogliò il Pampaloni i vezzi, e le morbidczzc: lo pose con alto decoro: lo panneggiò maestosamente: gli donò una sembianza veneranda , c pensante: e già ti avvedi a che medita, perchè sa i qual sia stato il suo più lungo, e intenso pensiero : quello di trovare

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