Una città - anno II - n. 12 - aprile 1992

Enrico Fabbri, laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutica, esperto di alimentazione naturale, dall'80 all'84 consulente di alimentazione macrobiotica, ha studiato Shiatzu e Oki Yoga con il Maestro Yuji Yahiro al Doje di Colbordolo. Diplomato in erboristeria, attualmente è erborista ed è responsabile di un centro di terapia e insegnamento Shiatzu a Forlì. L'oki yoga è una disciplina puramente funzionale oppure postula un'etica, una sorta di linea di condotta? Innanzitutto è bene precisare che non parlo a nome del1' Okido Yoga. Pur essendo responsabile di un centro Okido Yoga a Forlì, credo di non aver il diritto di parlare a nome del maestro Oki. Occorre capire che un grande maestro di Yoga è un uomo nel senso più ampio che se tante volte sbaglio, sento che questo costante allenamento porta a sviluppare l'indipendenza. In questo senso lo yoga non può essere una religione? Lo Yoga non è mai stato una religione, però è alla base di tutte le religioni. Yoga significa unione, legare le diversità. La destra è destra, la sinistra è sinistra, occorre farle collaborare, ma la destra non potrà mai diventare la sinistra. Così riguardo al rapporto fra uomo e donna. Se il marito e la moglie svolgono lo stesso ruolo e lottizzano il loro impegno verso i propri figli, i figli avranno dei grossi problemi, non capiranno più chi è il babbo e chi è la mamma. E' importante per un uomo capire cosa vuol dire essere uomo e per una donna cosa significa essere donna, poi ognuno può scegliere come comportarsi. Nella medicina che hai fatto qualcosa di buono". Quindi possiamo dire che se una terapia produce questa condizione, la terapia stessa si può chiamare naturale, indifferentemente dal le tecniche che abbiamo utilizzato. Se questo non avviene, la terapia non è naturale e secondo lo Yoga, ciò che non è naturale non può essere chiamato vera terapia. Ma come si fa ad essere sempre in uno stato di benessere? Questo non l'ho imparato. Credo che nessuno possa insegnarcelo perché dipende da tanti fattori. Credo che ognuno debba conquistarselo. Però ho imparato che in ogni situazione, anche la più scomoda, ognuno se scava dentro se stesso può "agganciare" una condizione di gioia. Imparare a sentire la gioia per qualsiasi cosa implica un forte e costante allenamento. Ma lo Yoga ___ ,,✓-·? F;1oco ~ I;' ~ 1 1 ;> T1;. r? RA LH 11O 1 • j /-\ u: "'-: · · /;-71-ll-CO 1 e "<li;(,. .., .· 7 \¼~ :. (::~p~ f:1 - .r :; del termine. Lui è depositario energetica il femminile è lo non rifiuta le difficoltà, anzi le di una esperienza di vita, vis- Yin ed è rappresentato da tutta va a cercare. suta pienamente, che abbrac- quella serie di funzioni che ri- Qualsiasi medicina ha bisocia una conoscenza a 360 gra- guardano il nutrimento, l'or- gno di una sorta di partecidi. Ognuno può attingere da ganizzazione, l'immagazzina- pazione. E' la questione delquestafontequellochedeside- mento, l'aspetto ormonale, la l'effetto placebo. Più io vora. Per questo, spesso, gli aJlie- liquidità. Il maschile, lo Yang è glio che una cosa mi faccia vi di un grande maestro capi- rappresentato dalla funzione effetto, più sento che mi fa scono solo ciò che fa loro co- catabolica, da quelle reazioni effetto anche se oggetmodo e fanno affermazioni che producono energia. Il ca- tivamente non me lo fa. Quetante volte contrastanti, tro- tabolismoè maschile, l'anabo- sto non è uno dei rischi? vandosi in disaccordo fra loro. lismo è femminile. Anche se Quellochevienedefinitocome Perciò tengo a precisare che le l'uomo e la donna sono esseri effetto placebo nei confronti di mie affermazioni provengono estremamente complessi, il un rimedio, sia esso naturale dalla mia esperienza di studio loro carattere fondamentale che sintetico, è la risultante di e da quello che io, con i miei segue precise regole. molteplici influenze, che vanlimiti, ho capito. Lo Yoga in- Ma questa non è già una Jet- no dalle modalità di presentasegna: "se stai bene con te tura culturale, arbitraria? zione, al calore, ali' aspetto stesso, stai bene anche con gli Culturale sì. Arbitraria non so, morfologico, al ritmo di asaJtri e con l'ambiente che ti dipende com'è intesa. L'uomo sunzione del rimedio stesso. circonda. L'armonia è la con- è visto come l'unico essere che Queste sono tutte variabili che, dizione naturale dell'essere. E' possiede il libero arbitrio, anche se sembrano insignifiimpossibile trovare Armonia quindi è in grado, entro certi canti rispetto alla composizioed Equilibrio se inquini l'am- limiti,diandarecontro-natura. ne biochimica del prodotto, biente e te stesso. Se impari ad Questo solitamente lo consi- hanno, a volte, importanza caavere cura di te stesso, armo- deriamo negativo, ma in realtà pitale sul suo funzionamento. nizzando il fisico, la mente, il è la base della nostra cultura. E questo la pubblicità lo sa corpo, lo stile di vita, automa- Ho fame, però decido di non molto bene. Per capire meglio ticamente impari ad avere cura mangiare. Questo di solito un approfondiamo una di queste dell'ambiente in cui vivi". animale non riesce a farlo. variabili: la modalità di somQuindi è attraverso l'armoniz- Comunemente si verifica la ministrazione. Se ti offro un zazione di questi cinque aspet- situazione opposta: non ho piatto di riso su una tavola ben ti che la vita viene vissuta pie- fame, però mangio lo stesso. apparecchiata e adornata di namente. Anzi, a volte non so nemmeno fiori, se ti dico che questo riso E quando ci sono conflitti se ho fame o no, se è il mio è adatto a te, che è l'alimento interiori? stomaco che, essendo dilatato, più equilibrato, sono certo che I conflitti, sia interni che ester- vuole riempirsi solo per "abi- molto probabilmente tu assini, sono indice di uno squili- tudine". Oppure, non trovando milerai bene questo alimento e brio. Lo Yoga insegna a creare affetto, lo sostituisco col cibo. che le eventuali scorie inquiequilibrio. Non importa se al- L'uomo può scegliere libera- nanti, se non sono eccessive, tri sono d'accordo o in disac- mente di seguire le leggi della saranno ben scaricate. Se faccordo o se internamente sei natura e comprenderne il si- cio il contrario, cioè ti dico che confuso. E' dal conflitto che gnificato profondo. Se però il riso è inquinato, forse perinasce la ricerca. L'importante calpesta continuamente le leg- col oso per la tua salute, sicuraè come ognuno affronta questi gi che regolano il funziona- mente, come minimo, ti rimarconflitti. Ognunoèdiverso, non mento dei suoi organi interni, rà indigesto. Cos'è cambiato? esiste al mondo una cosa ugua- della sua menteedell'ambien- Sicuramente il tuo modo di lead un'altra, perciò nell' Okido te, prima o poi arriva il "distur- accettarlo. E' molto importanYoga è "vietato" avere tutti le bo". In questo senso la malat- te quindi che quando mangiastesse opinioni. Ricordo che tia è vista come qualcosa di mo ci predisponiamo ad acquando studiavamo col Mae- positivo che ci insegna come celiare con ringraziamento stro Yugi, se qualche allievo riequilibrarci. Per questo lo profondo quello che mangiaaffermava di essere "d'accor- Yoga non usa le parole "cura- mo come se fosse la cosa mido" su una determinata que- re" e "malattia" come nel sen- gliore al mondo. Ma può sorstione, senza impegnarsi ad socomune,perchéèimportan- gere un'altra domanda: camapportare un suo contributo, te l'equilibrio, poi il disturbo bia qualcosa ali' interno del veniva duramente stimolato ad se doveva sparire, sparisce. riso? Se lo analizziamo chimiesprimere una sua originale "Secondo l'Okido, pensiamo camente, il prodotto è sempre opinione. Originale, non per- che finché si è in vita si può lo stesso. Ma molti studiosi sonale. In questo senso sono guarire dalla malattia". Ricor- affermano che cambia qualcoconvinto di aver ricevuto un do che, di come accorgersi se sa a livello energetico, una profondo insegnamento. quello che facciamo è buono o particolare forma di energia Quando leggo, quando ascolto no, il Maestro Oki diceva "Ogni organizzatrice. Per questo moun consiglio, quando ricevo azione pro.duce un effetto. Se tivo, l'effetto benefico o no si un'informazione che mi pare quello che hai fatto produce manifesta non solo con gli esbuona, cerco di metabolizzar- benessere, calore, rilassamen- seri umani, ma anche con gli la, di elaborarla, di aggiungere to, respirazione profonda e . animali o con le piante. Tutti 8e16 qyOf e can- é3ii. noouoi esseiàn cOamo fare questo esperiI Il concetto di "naturale" nello Yoga, il erolJlema dell'armonia, la malaffia come insegnamento, ,I conceHo di parassitaggio. Intervista a Enrico FalJIJri. mento: se, annaffiando lepiante di casa nostra, aggiungiamo parole o pensieri positivi, queste crescono e si sviluppano in modo sorprendente. Possiamo quindi com-prendere l'importanza dell'atteggiamento positivo quando ci apprestiamo a offrire qualcosa, sia questo cibo o rimedio terapeutico. Proviamo, quando cuciniamo, a ringraziare o a pensare positivamente e vedremo dei risultati meravigliosi, sia in famiglia, sia dentro noi stessi. Chi fa il contrario, non solo disturba gli altri, ma soprattutto se stesso. Così, se il terapista pensa che il paziente sai malato e non possa guarire, sta esercitando un "potere placebo inverso" e sicuramente non aiuta il paziente a migliorare. In questo caso, molti medici si possono definire '"maghi neri". Ma tra la gente che viene da te quanti vengono per avere un prodotto più naturale e quanti invece sono disponibili a questo discorso? In questi dodici anni di pratica c'è stata una trasformazione abbastanza rilevante, tante cose col tempo sono cambiate; prima magari uno faceva unarisata, anche i medici erano contrari, invece ora stanno ascoltando e stanno imparando. C'è un ascolto migliore. Mi sembra che inquesto momento non si segua il naturale per il naturale così come era inteso una volta, ('assolutamente puro, la maggior parte della gente si è resa conto che I' assolutamente incontaminato è molto molto relativo e forse molto idealistico. Un po' tutta l'atmosfera, tutta la terra sono inquinate. Invece recepisce molto bene il discorso dell'equilibrio: ti do il prodotto migliore che riesco a trovare e ti aiuto a stimolare la funzione dei vari organi, per cui il tuo organismo espelle quellochec'èdi negativo. E' il senso del bilanciamento. Nello Yoga "naturale" non significa puro di perse stesso, significa bilanciato. Il Maestro Oki dice: una città che non ha alberi, che non ha giardini, è una città innaturale, però possjamo bilanciarla costruendo dei terrazzi, mettendo molto verde sopra i tetti, quando costruiamo cerchiamo di fare più giardini possibili. Se ad un certo punto in questa città vediamo comparire le farfalle, le lucertole e gli uccelli, questa città incomincia a bilanciarsi. Le città di adesso ristagnano completamente, specie quando arriva l'alta pressione, hanno bisogno di sfoghi. E' lo scarico che manca. E' il fegato della città, l'intestino, i reni, i polmoni, che non funzionano bene. Ho letto che Forlì aveva una corrente che veniva giù dal Bidente che spazzava via tutto, ma quando fecero la zona industriale di Meldola si crearono delle correnti ascensionali che hanno bloccato questo scarico. Si tratta di guardare la città come se fosse un organismo, perché alla fine anche la terra è un organismo.Molte cose andrebbero meglio se si agisse con un po' più di rispetto per se stessi, se, ad esempio lavandosi i denti, si usasse appena un po' di dentifricio invece della striscia lunga. Se cioè ognuno cercasse di sporcare il meno possibile avremmo grandi cambiamenti. Ma in una situazione in cui si è sottoposti a ritmi stressanti, in cui hai cinque minuti per mangiare, il discorso del dentifricio non rischia di essere una esortazione che cade nel nulla? Perché si crede che, prestando attenzione alle piccole cose, ci si complichi la vita e nient'altro. Mentre invece è la pratica che innanzitutto influisce su noi stessi come un buon allenamento. Se sono da solo e me ne frego di tutto: mangio male, tanto non mi vede nessuno, mi vesto male, quando mangio non preparo neanche la tavola, vuol dire che non rispetto me stesso. n Maestro Oki diceva che è fondamentale avere il massimo rispetto per se stessi, non deprezzarsi, non abbruttirsi, anche quando si è da soli. Tutto quello che è abitudine, assuefazione, abbruttimento, attecchisce dove c'è uno stato di depressione, di mancanza. Quando noi buttiamo la spugna e ci arrendiamo, ecco che siamo assuefatti, siamo parassitati da qualche cosa. Le esperienze più negative sono quelle che indeboliscono la forza di volontà, sono esperienze che in qualche modo ti "parassitano", intendendo per parassitaggio tutto ciò che ti entra dentro senza che tu ne abbia la consapevolezza, tipo l'abitudine al fumo, all'alcool, alla droga, le assuefazioni in genere. L'assuefazione è la cosa peggiore che l'essere umano possa incontrare, ci si abitua a una cosa della pericolosità della quale non ci si rende conto e questo costituisce un indebolimento perenne. Il concetto di parassitaggio può essere esteso un po' a tutto, all'alimentazione, ma anche alle persone, ad esempio la moglie che parassita il marito o viceversa. Se però uno che fuma o beve caffè è capace, quando vuole, di stare anche un mese o due senza farlo, non è parassitato. Quindi non è pericolosa la sostanza in sé? Abbiamo imparato dall'Oki Yoga che non è la cosa in sé che può essere negativa, il cibo ad esempio, ma il come tu lo gestisci, l'esserne schiavo. Non essere schiavo vuol dire che in qualsiasi momento puoi tagliare, puoi interrompere. In questo modo hai il lasciapassare per potere imparare a essere indipendente. C'è una forte concezione dell'io, dell'autonomia dell'io ... Sì, in senso positivo però, non in senso egoistico. Qualsiasi esperienza la devi fare soggettivamente, la devi vivere sulla tua pelle, la devi valutare; la puoi fare anche insieme agli altri, però ognuno è responsabile per sé soggettivamente. • "Acque a luce bianca, (contenenti tuffe le seffe frequenze lumlnoseJ raccolte In luogltl particolari dove è aYYenuta informazione cosmica" UNA CITTA' 13

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