Alessandro Lustig - La preparazione e la difesa sanitaria dell'esercito

- 24 - salirono da 60 per O / 00 dell'effettivo, quali erano nel 1906, all'896 per 0 / 00 nel primo semestre del 1911 ». E poichè la vaccinazione antitifica è obbligatoria presso tante potenze, speriamo quindi che coloro ai quali incombe la massima responsabilità sulla salute del nostro esercito sappiano farsi valere ~ sappiano al caso preservare anche la nazione italiana dal flagello tifico. Non sarà male ricordare come la pratica vaccinale non sarebbe inopportuna nemmeno in tempi di pace in date circostanze e località, specialmente ove si pensi alla elevata morbilità del nostro paest : secondo infatti la statistica ufficiale del Ministero del! 'Interno nel solo mese di settembre del 1914 sono stati denunziati in Italia ben 5250 casi di tifo. 3° - Vaccinazioni contro il colera. - Anche contro il colera si è applicata la vaccinazione anticolerica. Le statistiche ad essa relative non sono però così complete e numerose come qutlle riguardanti il tifo. Le vaccinazioni vennero praticate su larga scala da medici tedeschi, austriaci, greci e giapponesi, e specialmente quelle eseguite da questi ultimi nella provincia di Hiogo sono molto dimostrative per la riduziont della morbilità e della mortalità. Buoni resultati si ·ebbero pure nelle ultime epidemie in Russia e nell'esercito americano, II Savas, Presidente del Consiglio superiore sanitario della Grecia, riferisce, in un recente articolo, i risultati molto soddisfacenti conseguiti dalla vaccinazione anticolerica nell'esercito greco. E altrettflnto è noto per l'Austria, che ha reso obbligatoria anche la vaccinazione anticolerica per lt truppe. Fra i vaccini anticolerici ricordiamo quello di Lustig e Galeotti preparato coi nucleoproteidi estratti dal vibrione, e quello di Kolle, che entrambi hanno dato ottimi resultati. Tale mezzo di profilassi, più che per la popolazione civile, si presta utilmente per proteggere particolari masse di uomini che si trovino esposte al contagio (corpi di truppa, ptrsonale sanitario, ecc.) quando le condizioni di ambiente rendono difficile l 'applicazione dei comuni mezzi profilattici che altrimenti sarebbero sufficienti ad arrestare la diffusione del! 'epidemia. B1blloteca Gino B1c1nco

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