Alessandro Lustig - La preparazione e la difesa sanitaria dell'esercito

tifo 9, morti 3 per o/nn 0.4. - 22 - morbosità per O / 00 1.34, mortalità « Dopo due vaccinazioni (5427 uomini) - casi di tifo 9, morti O, - morbosità per 0 / 00 1.65; mortalità per 0/nn, o. « Dopo tre vaccinazioni (4068 uomini) - casi di tifo 3, morti D. - morbosità per O / 00 0,49; mortalità O per O / 00 , mentre di fronte a queste cifre abbiamo che nei vari presidi della Libia durante lo stesso periodo di tempo, calcolato dal primo settembre 1912, vale a dire dal momento in cui si poteva registrare - l'azione della vaccinazione, a tutto giugno 1913, la morbosità per tifo è stata del 35,3 per O / 00 di forza, e la mortalità del 7 per 0 / 00 sulla forza totale». Le dosi dei vaccini usati per l'esercito furono: per quello di Pfeiffer-Kolle: prima iniezione 1/2 ansa normale in 1 cc. di soluzione fisiologica : per la seconda iniezione 1 ansa; per la terza due anse. Il vaccino bacillare polivalente di Vincent conteneva : per la prima inoculazione 0,30 di ansa normale, per la seconda 0,65, per la terza 1,05. L'uccisione dei bacilli fu fatta con etere, eliminato poi col riscaldamento a 50°. C. Questo vaccino era costituito di 11 ceppi di bacilli d'Eberth, qualcuno dei quali di origine libica e dei paratifi A e B (4 parti di questi e 7 di bacilli tifici). Si comprende come durante la guerra la successione delle vaccinazioni non possa essere regolata col dovuto rigore e come una parte delle truppe possa non ricevere il numero necessario di inoculazioni. Anche le condizioni anormali in cui si trova il soldato in campagna possono modificare il grado di resistenza alla infezione e le reazioni alla iniezione profilattica. Per queste ragioni, è bene, quando si voglia disporre di truppe regolarmente immunizzate, di procedere alla vaccinazione prima della loro entrata in campagna. E' da sperare vivamente che anche da noi, dati gli ottimi risultati ottenuti negli altri eserciti, si applichi sistematicamente questo provvido mezzo profìiattico, adottandolo già in tempo di pace e sopratutto quando sia imminente o probabile l'entrata in campagna delle truppe; o prima del loro invio nelle colonie. Si può affermare col Biblioteca Gino Bianco

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