Alessandro Lustig - La preparazione e la difesa sanitaria dell'esercito

- 21 - ed i temporaneamente richiamati. E oggi la vaccinazione antitifica è ri;lsa obbligatoria per tutti gli ufficiali e soldati dell'esercito austro-ungarico. In Italia, prima della campagna libica, non si era mai applicata la profilassi antitifìca a mezzo del vaccino, tranne alcune prove fatte dallo Sciavo a Certaldo e a Poggibonsi. Scoppiata la guerra libica, si è adottata limitatamente e tardi fra le nostre truppe coloniali la vaccinazione contro la febbre tifoide, che è endemica nell'Africa settentrionale, dovi;) infierisce p_articolarmente dall'aprile ali 'ottobre. Per disposizione dell'Ispettorato di sanità militare marittima (Generale Calcagno e Rho) furono da prima vaccinati i militari della R. Marina alla base navale di Tobruk mediante il pri;lparato Sciavo, che fu poi adoperato anche fra gli allievi dell'Accademia Navale di Livorno. Successivamente le inoculazioni profilattiche vennero fatte su più larga scala fra le truppe del R. Esercito valendosi del vaccino di Pfeiffer-Kolle e di qui;lllo misto bacillar,e di Vincent, che oggi non è il preferito dalle autorità mediche che hanno in questo campo una più larga e sicura esperienza. Dalle cifre riportate in un articolo dell'Ispettore capo di Sanità Militare, Generi.le Medico Ferrero di Cavallerleone (Nuova Antologia - fase. 1003, pag. 459, 1913) riportiamo i seguenti dati : Dal! 'agosto 1912 al giugno 1913 furono praticate 16.191 vaccinazioni e precisamente : Vaccinazioni . . . . Con vaccino di Pfeiffer-KolJe . . 1960 1759 963 » » polibacillare Vincent 4736 3668 3105 Totale . . . . . . 6696 5427 4068 « E' ragione di compiacimento poter asserire che non si è verificato alcun inconveniente degno di nota e le reazioni generali incontrate corrispondono esattamente a quelle riferite dagli altri autori. « Circa i risultati dai dati finora ottenuti si ha : « Dopo la vaccinazione (6696 uomini) - casi di B•bli.oteca Gino Bianco

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