Alessandro Lustig - La preparazione e la difesa sanitaria dell'esercito

- 14. -- giacevano insieme malati di tifo e colpiti da insolazione: fu notato che le mosche rispettavano questi ultimi, per quanto in stato saporoso, per molestare solo i primi. Osservazioni simili furono fatte per gli ammalati di forme diverse di diarrea. L ·a1,ontanamento delle mosche è un compito molto difficile. E' importante situare le cucine a conveniente distanza dalle stalle e dalle latrine. Se si tratta di costruzioni in legno o materiale, si possono spruzzare le pareti degli ambienti con la miscela di Giemsa (tintura di piretro 580 - sapone potassico 180 - giicerina 240) diluita 1 :20 o 1 : 1O. I recipienti contenenti materiale fecale o sostanze alimentari devono esser sempre difesi con veli o reticelle e quando è possibile queste si applichino anche alle finestre. Un metodo pratico per allontanare le mosche dagli ambienti è quello in uso in Germania. Con un polverizzatore si getta sul davanzale delle finestre e delle porte d'ingresso una piccola quantità di cloruro di calcio, dimodochè non dia noia alle persone, mentre la quantità di gas che si sviluppa è sufficiente a tenere lontane le mosche. Per la gravità che assume fra le truppe, la dissenteria merita una speciale attenzione dal punto di vista profilattico. I casi anche di semplice diarrea sanguinolenta, afebbrile, devono considtrarsi come sospetti e isolarsi anche prima del resultato dell'esame batteriologico. Occorre disinfettare le evacuazioni e le vesti; i medici e gli infermieri saranno protetti da cappe, guanti e soprascarpe di gomma. La dissenteria può recidivare anche dopo 14 giorni e nei guariti i bacilli persistono a lungo nelle evacuazioni ; di qui la necessità di rigorosi esami batteriologici prima di dimettere i pazienti dai luoghi di cura. Allo stesso modo del tifo e della dissenteria si diffonde il colera. Ricordiamo in proposito quanto accadde ne!- !' ultima guerra balcanica. I primi casi di colera si verificarono nelle truppe turche dopo ia battaglia di Lule Burgas; perduta la battaglia, le inondazioni e le piogge favorirono il trasporto del materiale infetto; in pochi giorni l'armata turca ebbe più di I 000 casi di colera. I bulgari, sino allora immuni, per ragioni politiche e miliBiblioteca Gino B1,rnco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==