Alessandro Lustig - La preparazione e la difesa sanitaria dell'esercito

9 di questo fatto si ebbe neJla guerra di .Secessione ( 1861-65) nella quale la proporzione per morte di tifo su I 00 malati aumentò di anno in anno elevandosi dal 25, 7 per cento, come fu nel primo anno, al 49,2 nell'ultimo. Crediamo, coi dati fin qui esposti, che abbiamo attinto da pubblicazioni ufficiali, tedesche, francesi, inglesi, ecc., di aver messo a sufficienza in rilievo quale enorme importanza abbiano le malattie infettive negli eserciti e: quanta parte del contingente in armi si perda per causa della loro diffusione. Dobbiamo ora vedere quali mezzi la scienza medica mette a nostra disposizione per prevenire le infezioni e per attenuarne quanto è possibile gli effetti micidiali, venendo a parlare della profilassi generale delle malattie infettive negli eserciti. 111. - Provvedimentige• nerali atti a premunire (Profilassi) gli eserciti dalle malattie infettive. La profilassi delle malattie infettive negli eserc1t1, quando sia organizzata secondo i precetti dell'igiene moderna, deve comprendere una serie di provvedimenti che precedono, accompagnano e seguono l'entrata in campagna delle masse combattènti. Vi sono cioè delle misure preventive di carattere generale che devono applicarsi già in tempo di pace allo scopo di rendere il soldato meno ricettivo a s~eciali infezioni, di diminuire le condizioni favorenti il contagio, di accrescere con tutti i mezzi la resistenza organica dell'individuo. Altre misure invece sono relative alle molteplici eventualità della guerra e vanno dall'isolamento degli ammalati alla vigilanza sulle acque, sulle latrine e via dicendo; comprendono, in una parola, la vera e propria igiene dell' esercito in campagna. Gli ultimi provvedimenti infine mirano ad impedire che le truppe ritornanti in p11.triadivenganò mezzo di trasporto delle ipf~zionj ~ le propaijhino all11. popolaziot1<tcivilv, · B bliot~e,aGino 81dnco

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