Lancillotto Thompson - Il Risorgimento italiano e gli irredenti

27 - ficii. Ali 'impresa di Villa Glori partecipavano tre triestini : Gian Luigi Vidali, Pietro Mosetig e Giusto Muratti; e alla difesa dal Lanificio Ajani altri tre : Rodolfo Donaggio, Enrico Ferolli e Francesco Mauro, i due ultimi lasciandovi la ·vita. A Monterotondo il capitano Marziano Ciotti si copre di nuova gloria, e Garibaldi gli scrive : « Io vi proclamo un prode, e valorosa la compagnia da voi comandata». Al Casale Valentini si distingue pel suo ,valore il sergente Giacomo De Zanchi zara:ino. A Mentana ,cadono i giovinetti trentini Brunelli e Pollini, rimane gravemente ferito e prigioniero Ergisto Bezzi, lasciano degli ultimi il ca111po il capitano Mandali triestino e Carlo Tivaroni... Cli irredenti e la liberazlone di Roma. Non si rallentò l'attività degli irredenti. A Firenze, nel campo repubblicano prestavansi pel riscatto di Roma alcuni dalmati: Tommaso Vusio, ch'ebbe a subire molte persecuzioni, e suo fratello e l'ingegnere Rovis. A Trieste agiva un comitato mazziniano che era in comunicazione diretta col Maestro. A Padova cospiravano gli studenti universitarii istriani, con a capo Domenico Lovisato; e Garibaldi, rispondendo da Caprera ad un saluto che gli avevano mandato, li incuorava così : « Grazie per la gentile attestazione di affetto. Italiani d'origine e di aspirazioni l'Italia non deve dimenticarvi siccome una delle più belle gemme della sua aureola. Io darò volentieri la vita per l'affrancamento completo della famiglia nostra ... » Nel luglio 1868, in seguito a varie manifestazioni · liberali del Municipio e della città di Trieste, avvenivano le brutali violenze compiute contro i triestini da una torma di villid slavi spalleggiati dagli slavi del battaglione territoriale; sobillati tutti da preti e da prezzolati austriacanti. Varii cittadini rimasero feriti; uccisi Rodolfo Parisi e un altro. A' funentli del Parisi accorse Biblioteca Gtno Bianco

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