Salvatore Barzilai - Contro la Triplice alleanza

- 20imaginò una banca internazionale; ideò una commissione di controllo. E quando ebbe fatto tutto questo, dimenticò di mettervi sopra la protezione di una campana di vetro. Non considerò se questa meravigliosa fabbricazione da tavolino, se quest'opera uscita dai cervelli delle Cancellerie europee avesse un fondamento di possibile e sicura vita nelle condizioni di questo paese ... , e tutto avvtnturò all'esperimento del fatto. ( Dal discorso parlamentare del 18 dicembre 1912). Ma io accolgo il concetto dell'autonomia degli Albanesi, per quanto (mi consentano gli onorevoli ministri), io non sia addirittura in preda ad una esaltazione sentimentale, quando vedo levare questa bandiera di indipendenza ad oltranza della nazione albanese da coloro che il principio di nazionalità stanno applicando nel conosciuto modo coi ruteni, coi polacchi, e, se permettete, anche con gli italiani; quando qu~sto principio di indipendenza albanese è così raccomandato e portato entro un piroscafo del Lloyd da Kemal bey col passaporto ed il viatico delle autorità austriache. Se mi voleste far socializzare con questa novità improvvisa di sentimenti fondata sopra un principio del quale le conseguenze potrebbero essere assai disastrose per chi lo propugna, io resto scettico profondamente. Accetto invece - in attesa che la coscienza nazionale di quel popolo si· consolidi - la espressione diplomatica adriatica dell'autonomia. Ma quando guardo al metodo con cui può essere applicata, quando considero gli interessi contro i quali quest'autonomia può essere sollevata, e le proporzioni artifiziose con cui' può essere attuata, la identità d'interessi lascia luogo ad antinomie stridenti. Perchè, voi lo avete sentito, già si parla della costituzione di una stragrande Albania, che dovrebbe andare da Scutari fino a Giannina! Egli è che l'Austria ha delle antiche ragioni di risentimento con lo stato serbo, dal giorno che lo stato serbo si andò emancipando dai vincoli della sua egemonia, e noi queste ragioni non le abbiamo; egli è che i traffici austriaci hanno la loro direttiva dal nord al sud, mentre i nostri traffici l' hanno dall'est ali 'ovest. Biblioteca Gino Bianco

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