Luigi Einaudi - Preparazione morale e preparazione finanziaria

- 20dunque raggiurito il primo intento dello Stato, che ~ di estinguere e distruggere i biglietti a corso forzoso. - il secondo intento raggiunto è il comando che Io Stato per tal modo acquista sul risparmio futuro. Normalmente lo Stato può, coi prestiti volontari, comandare solo al risparmio attuale di procacciargli beni e servizi attuali. Ma se il risparmio attuale disponibile è in quantità inferiore ai beni e servizi esistenti, come potrà Io Stato ottenere la disponibilità su di questi? Ove non si voglia ricorrere semplicemente al torchio a gitto continuo, per vari rispetti pericoloso, il metodo germanico della fornitura di biglietti ai capitalisti desiderosi di imprestare anticipatamente allo Stato anche i proprii risparmi futuri, è certo raffinato ed elega~te. E poichè esso crea la spinta alla restituzione e distruzione dei biglietti, si deve dire che esso presenta il minimum di pericoli collettivi. L'impero germanico usò largamente di questo spediente: al 23 settembre i buoni della cassa di prestiti posseduti dalla Banca imperiale giungevano appena a 149.2 milioni di marchi; ed al 7 ottobre, all'indomani dei primi versamenti del prestito di guerra, giungevano a 949 milioni. Erano 800 milioni circa di buoni che la Cassa aveva prestato contro pegno ai sottoscrittori del prestito e con cui questi avevano fatto i pagamenti della prima rata versandoli alla Banca imperiale. Questa poi in rappresentanza di essi potè consegnare allo Stato altrettanti suoi biglietti da spendere. Ma già si vede che i capitalisti stanno formando del nuovo risparmio, con cui rimborsano le anticipazioni ottenute contro pegno dalla Cassa di prestiti : poichè al 23 novembre i buoni di cassa posseduti dalla Banca imperiale sono diminuiti da 949 a 599.8 milioni di marchi; il che vuol dire che i capitalisti poterono fare in queste 6 settimane circa 350 milioni di marchi di nuovo risparmio e ridurre di altrettanto il proprio debito verso la Cassa di prestiti, la quale, alla sua volta, potè rimborsare la Banca imperiale, ottenendone la restituzione dei 350 milioni di buoni di cassa, finalmente scomparsi dalla circolazione. Biblioteca Gino Bianco

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