Mario Alberti - il tornaconto della nostra guerra

-8quando, ripresi 1 traffici, riaperte le indùstriç, ci sarà un enorme lavoro di ricostituzione dei beni distrutti da · eseguire. Infine c'è il gruppo delle contingenze che alterano l'equilibrio fra entrate e spese delle professioni economiche indipendenti, le quali vanno dalle grandi industrie per azioni alle piccole esistenze autonome del commercio al dettaglio e dell 'àrtigianato, esistenze questç ultime. che soffrono ancor più del proletariato operaio a motivo della guerra europea. " La mancanza di concorso da parte dei forestieri, non modificabile finchè duri il conflitto europeo, danneggia in Italia una quantità di categorie economiche: dagli albergatori e affittacamere alle osterie, dai venditori di ogget_ti d'arte e di pseudo-antichità al sarto, alla stiratrice, al barbiere, dall 'imprpnditore teatrale alla venditrice di fiori. Il restringimento ed il rincaro del credito, imposto dall'enorme consumo di capitali disponibili fatto dalla guerra europea e dalle sue ripercussioni sui paesi neutrali (mobilitazione), mette in Sçrii imbarazzi una quantità di industrie, le costringe a ridurre 1'attività,· impedisce loro - quando anche ne avessero la convenienza - di estendere il lavoro, ne intacca fortemçnte gli utili. Le difficoltà dell'esportazione sia nei paesi belligeranti sia nei neutrali, a motivo della -guerra europea (per esempio, il Brasile può comprare meno in Italia, perchè, causa la guerra europea e la conseguente contrazione dei consumi, può esportare meno caffè in Europa) cagiona perdite a molte industrie, distrugge parecchi rami di commercio. La guerra, mentrç mantiene quasi invariati i consumi di generi alimentari, decima quelh dei prodotti mçno indispensabili, infliggendo perdite sensibilissime a rami importanti della produzione economica. Appena quando la guerra çuropea non sarà più, le condizioni delle attività produttrici e trafficatrici volgeranno al meglio. A questo punto è opportuno aprire una parentesi per rilevare come la neutralità non valga a proteggere l'Italia neutrale da alcuna di quçlle conseguenze spiacevoli che la guerra ha ed è logico che abbia per i belligeranti. Il • blocco dell'Inghilterra dichiarato per il 18 febbraio dalla B•blroteca G ro Biarico

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