Giuseppe Antonio Borgese - Guerra di redenzione

- 13nazione, e chi, senza interessi faziosi e senza vellèità rivoltose, prepara questo stato d'animo nella nazione prepara uno degli elementi più significativi di cui il Governo possa aver bisogno (I). Ora quando si pensi alla politica seguìta dall'Italia negli ultimi trentadue anni, a questa dubbiosa, talvolta quasi tragica adesione a una alleanza che per molti rispetti poteva parere e poteva diventare ed è divenuta anche, a un certo mcmènto e per qualche tempo, naturale; quando si pensi poi a una quantità di sentimenti e di aspirazioni concrete che rimanevano insoddisfatte in questa alleanza, anche nei suoi migliori momenti, e che anzi nella sua invincibile realtà trovavano troppo spesso una superficie di irritazione e di attrito, e poi si pensi alla rapidità della nostra formazione nazionale e alla èquivocità dei modi militari con cui questa formazione fu raggiunta; se si pensi a tutte queste cose, davvero non si può più dire che il nostro passato politico ci segnasse una via diretta, chiara, evidente, dove gli uomini conduttori non avessero altro che a continuare a camminarè. Questo avviene, in Europa, nei paesi che hanno una storia già secolare, e infatti non viene a nessuno in mente di domandare al russo quale sia il suo nemico nazionale, o di· domandarlo al tedesco o al francese. Invece è proprio l'Italia il paese dove si può èSsere nati nella stessa città, nello stesso ambiente, per anni essere vissuti insieme anche in comunione affettuosa, ed avere due animi diversi, ed essere germanofili o francofili! Dunque è l'Italia il paese nel quale la guerra o la pacè e l'adesione a questo o a quello dei gruppi combattenti non sia determinata istintivamente dalla continuità degli interessi e dei sentimenti nazionali, dove più che altrpve sia indispensabile la critica, l'analisi delle circostanze che ci dèvono indirizzare piuttosto verso una strada che verso l'altra, l'esplorazione insomma della nostra natura e del nostro destino. ( I) Se un popolo fo~se disposto a sparare indifferentemente a destra o a sinistra, contro i francesi o con.tro i tedeschi, secondo ordini ciecamente accolti, la guerra sarebbe davvero un assassinio in massa E' un eroismo solo in quanto la vuole una informata e libera coscienza nazionale. Bibli◊teca Gino Bianco

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