Pensiero e Volontà - anno III - n. 13 - 16 agosto 1926

310 PENSIERO E VOLOì~1'A' mcrcia,nti di ~losca si rivolgono alla potl)oJa.. zio ne russa in uno speciale appello del 31 olttobre-13 novembre 1914. « Nessun russo deve ora comprare merci tedesche, ditte tedesche e a1tstriachè devono essere boicottate. Così noi liber{!h-en10 la nostra patria dalla prepo· tenza in~iustrialc tedesca, e la ,nostra industria patria rivivrà e si fortificherà per il benessere della Russia ». E' questo il vero senso dello· strepito che si fa per l'emancipazione dal ccservaggio tedesco >>.Grazie alla parola boycott spiccano abbastanza ch1ara1nen'te i · rozzi -interessi di profitto della borghesia russa sul fondo idealistico del « bene de}la patria >>. ~1a la borghesia russa non vuole liberare soltanto la Russia da,gli cc artigli economici» tedeschi, dal ccfabbricato estero o tedesco, per sostituirlo con uno indigeno», come lo esspresse un relatore al ·Congresso degli i,ndustriali delle mine che ebbe luogo in novembre ultin10, ma anche il vicino oriente dalla « violenta don1inazi0ine » tedesca. 1 Com'è noto, il governo russo ha abbozzato un grande programm~ di conquiste estere : l'incorporazione della Galizia e della Bucovina come iarich(-: di alcune regioni della Prussia orientale, il consolidan1ento della sua pre1ninenza politica sul Balczano e finalmente - il seducente sog,no dello czarismo ~ - l'annessione degli stretti, di Costantinopo1i, del· l' Arn1enia turca e in generale di tutte le spiagge del ~1ar Nero europeo ed asiatico. Questi vasti pian i di pirateria corrispondono non solo agli interessi della butocrazia che si trova al timone dello Stato, essi soddisfano anche in misura elevata le bran1osie dei circoli commerciali ed industriali russi e sono da questi ~ppoggiati in tutti i n1odi, poichiè la borghesia russa, invece di laYorare all'elevazi,one dei mercati interni, che ha per assoluta presupposizione La eliminazione dtl regi-· me politico dominante, preferisce seguire la linea delia minore resistenza e di giungere in una maniera facile al proprio tornaconto. E perciò essa dirige la propria attenzione ai rn~1cati esteri, e cioè ai territori indnstria1mente arretrati come la Pers1a settentrionale occupata e a quelli che, per effetto della presente guerra possono essere ancora annessi. E' particolarmente s~ducente per la bor ghesia russa l'idea di nna divisione della Turchia, specie della presa di possesso degli stretti che sono di grande importanza pel com ... 111ercio estero ,russo, poichè due terzi· della esportazione russa sono agevolati <lai porti me◄ ridiona li e inoltre dal Bosforo e dai Dardanelli. l\!Ia la divisione clel1a Turchi2. è decisamen .. BibliotecaGino Bianco te opposta agl'interessi del capitale tedesco,. che aspira all'egemonia nell'Asia minore e per effetto della situazione geografica della Germania non è in grado di fare colà una politica di appropriazioni territoriali ed interviene quindi nel proprio interesse pe~ l'intangibilità e l'indipendenza politica dell'in1pero Otto· 111ano. Il cozzo degl'interessi della Russia e della Germa,nia nel vicino Oriente è l'altro· lato delY'antagonis1no russo-tedesco. Nel giudicare la ideologia dell'<ce111a11cipa· zionismo)> devesi ancora considerare, che essa può aver,e ~onseguenze molto scabr,ose pei suoi aderenti. Chi pone alla base della l)ropria tattica una. missione emancii)atrice e vuole agire conse- . guentemente, deve trarne conseguenze pratiche che possono divenire molto pericolose. Una tattica con questa base lè un piano sdruccìolo sul quale si può scendere sino a giungere ad una cctemporanean riconciliazione col (;uverno· e con ciò devonsi incvitabiltnen te approvare i suoi piani di espansionl:. La «nazionale esistenza» della Russk1, con1e lo devono ammettere anche i liberali russi, non è esposta in questa guerra H nessun pericolo reale, n1a la vita interna <lGlhi Russia è sempre più 1ninacciata dallo Czarismo. Ciò· inco1ninciano a chiarirselo i lavoratori col 1oro diretto sano sentire di uomini, ai quali rendonsi maggiormente sepsibili i terrori dell'arbitrario dominio czaristico. Non .deve recar quindi nessuna n1eraviglia, che nel loro n1ezzo nasca nna reazione contro il patriottismo di alcuni caipi socialisti e che essi si allontanìno sempre più dai patrioti socialisti e dagli aderenti .alla missione emancipaf.riice, pr·esso i quali domina l'opi11i9ne, che una fine delta guerra vittoriosa per la Russia, poss.a divenire il punto di partenza di una nuov<;t formazione della vita russa - un'idea questa che fu ,posta in giro prima dai liberali e venne propagata poi con particolare fervore da 11a ccRetschn, che è l'organo centrale del par-. tito «costituzionale democratico,)) o del partito dei «cadetti>>. :\1entre nelle ,masse poco evolute dominano primitive disposizioni di anin10 patriotti 1 che, nell'av~nguardia della classe lavonatrice co~ sciente della ,propria condizione di classe sfruttata ed oppressa guadagna sempre maggiore importan~a una truppa scelta, eh-e si è emanci'pata in grado, elevato dal patriottism<i ' ' e d~He illusioni' liberatrici che vi hanno cor- , ' ' relazione. E ciò è abbastanza compr,ensibile. Il pa·

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