Pensiero e Volontà - anno III - n. 13 - 16 agosto 1926

302 PENSIERO E VOLO,NTA' Marx er.a un àutoritario per te~peramento e nei n1etodi d 1 org&n1zzazio:ne e di lotta; a 1 \}i quindi molto deve il, socialismo dell'inçlirizzo a,utoritario, accentratore e legalitario che prese in seguito. Ma, la concezionè sua dello Stato non ert1, ~utoritaria che in senso transitorio. Secondo lui la classe operaia doveva conquistar~ lQ Stato e p~r mezzo ·di que to intervenii:e autoritaria.mente sul terreno econom~o a: favore del prolet~riato per: eliminare le differe~ze e divisioni di classe; ed una volta raggiunto questo scopo anche lo Stato. cesserebbe automaticamente di c~istere e si trasformerebbe in una sem.plic~ funzione amministrativa. Questo concetto, dichiairato da Marx che non esitava in certo mon1ento, sia pur~ 1 pei: ragioni polem:içhe, · a,d accettare per esso F ~pressione di « anarchia », è stato più volte ripetuto· da Engels, da Bebel, da Gu~de, da Lenin ed altri m~xisti. A me sembra che il Dal Pane non abbia colto abbastanza questo che mi se1nbra il punto centrale del concetto di Marx sullo 8t.ato; non, per lo 1ne110, quanto sarebbe stato necessario perchè il Dal Pane potesse altresì vederne e discuterne quello che a noi sembra un errore; e ciQè l'opinione marxista çhe lo Stato sia soltanto un effetto della divisione di classe e che perciò possa sul serio cessare d'esistere automatica1nentè, pel solo fatto del cessare di tali divisioni. - Ma, indipendentemente da oiò, il libro di Dal Pn.ne. è molto 1nt,eressa.J1te per gli studiosi del so-.. calismo, i quali vi troveranno messe in luce una quani.ità di cose che fin qui passavano inosservate tr~ i socialisti. Vi sono critiche acute della democrazia boi'ghese ed in genere del cosidetto Stato li ber ale ; vi si den un eia la m,enzogna in esso della di visione dei 1 poteri ; vi si esami nano i rapporti tra democrazia e capitalismo e fr;1. capitalismo e ,imperialismo e così vi si studia la evoluzone ·st0ri9a del marxismo attraverso i suoi successivi sviluppi .. A proposito di storia non sono senza ~mportanza le pagine dedicate alle origini della guerra · ed alla rivoluzione russa, per quanto la terminologia e ·1a mentalità miarxista dian loro un carattere troppo unilaterale. Esaminare a parte i pregi e difetti del libro sarebbe troppo lungo. Qualche a.ffermazione qua e là mi ha colp1to, ·troppo as.~io1natica e che pur sappiàm.o errata, çome fin d~lla prima pagina quel- . la che cc sarebbe difficile scorgere nell~ polemica marxista l'animosith e settarismo dell'uomo di parte». Eh via t ~asta leggere i suoi attacchi con ... tro Proudlion, Bakunin, Lassalle e tanti ;:t,ltri, per ·persuadersi del contrario. Così l'unica volta che vi son nominati gli a,narchici è per dire che _la teoria di questi cosiste nel dir~ al popolo: rivoltati e sarai libero t Affermazione troppo semplicistica -e arbitrari a insieme ... BibliotecaGino Bianco D'a,tra parte molte pagine di. questo scritto io le sott~scriverei, speçialmente quelle chè 'méttono in luce le esagerazioni di certi marxisti; posì qua.n_. do il D.al Pane critica e sottometti~ a disc.'ussione iÌ concetto marxista che una rivoluzione·· sociale· non possa avvenire se non quando la' classe dominante ha ·aato tutto quello che è capace di dare► Il Dal Pane fa altresì una critica assai giusta, che an~he qualcuno di noi ha fatto 'piu volte (per· ew sempio, · Malatesta) del fata.li_smo marxista, ·seoondo. c~i i fatti si svolgono pe1~ una successione di eventi soggetti a una. ferrea legge' ·.ai necessi.tà., come un treno che perçorra un bin;:i,rio fissato,. <;l~ cui sono già determinate le soste e i . punti .di a~rivo. Con molta ragione il Da:l Pane si ·domanda: « Che significato avrebbe, date queste pre:- messe, tutta l'azione politica e rivoluzionari~ di Marx 'e dei s'ocialisti, quaJ?-dO si ammetta che· 1~ società. procede per leggi fatali? Penchè i socialisti com.battono perte forme del regirr~e capitalistico. come l'imperialismo, quando si sa che esse &ervono a far -raggiungere alla borghesia .il suo apogeo? ». Bisogna notare però che il Dal Pane questi errori li attribuisce non al marxismo vero e prO'prio, ma ad una errata interpretazione di questo. · Egli conforta questa sua opinione con molteplici citazioni di Marx e di Engels, che a dir vero nòn sono senza valore. Pure n dubbio re.sta che la distinzione di Dal Pane sia troppo sottile e çhe possa essere una esagerazione quella di attribuire tutti gli errori del marxismo non a Jtianc ILa so1uanto ai - suoi seguaci... Chè se parecchi seguaci del marxismo sono giunti ad esage~azioni avven~ tate e perfino stravaganti di alcune dottrine deì loro maestro, cadendo in errori non lievi, il germe di tali errori era sempre 1n Ma.rx, nel carattere unilaterale delle sue dottrine: :o Dal Pane concreta la teoria marxista sullo Stato ii~ questi quattro pnnc1pii. i. Lo Stato è . . organo di classe; 2. la democrazia borghese non à . una vera de_~ocrazia; a·. lo 8tato dev'essere con., quistato violentemente da] proletariato; 4. la dit- , ' . tatura del proletariato è il proletariatu orga.niz_ zato a classe doi:ninante per le necessità della sua difesa. Ho già dett~ ·perchè quest'ultima affermazione .mi sern.bra ~nche essa una esagerazione di un principio che Marx non ha mai enunciato e- , splipitamete. Che Marx parli della rivoluzione po .. polare v~olenta corr..e del solo 1nezzo per arrivare a fini comunistici non significa punto ch'egli af-- ferm,i 1a necessità della dittatura. La dittatura è . una organizzazione statale della vi<;>lenza, è già una oppressione in atto., è uno st~mento qi cl~, - non d'uJ?.a. classe che sj libera, ma d'una classe privilegiata che. si costituisce, se ~ nuova: ~empre p~rò a _danno delle grandi maggioranze proletarie '

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